Borsa, l'aretina Amm fa il boom al debutto: il titolo balza al +29%

Sospeso per eccesso di rialzo nel listino delle piccole imprese. Sedici dipendenti e un'escalation da favola. "Per noi questo è solo l'inizio"

I titolari dell'azienda

I titolari dell'azienda

Arezzo, 1 maggio 2019 - Debutto con il botto quello dell’azienda aretina Amm, nel listino Aim di Borsa Italiana, il mercato riservato alle piccole e medie imprese italiane ad alto potenziale di crescita. Ieri, poco dopo le 11 il titolo è stato sospeso per eccesso di rialzo a +29,12% (rispetto al prezzo di collocamento di 2,85 euro). La società di Arezzo, leader sul mercato italiano del web marketing, con sede in via Roma, e che conta sedici dipendenti spalmati su tre sedi, è attiva nel mercato della messaggistica aziendale e nel web marketing. Nata nel 2008 come business unit del gruppo Aruba è divenuta indipendente a inizio 2018 dopo aver fatto parte del gruppo Mobyt.

Secondo i dati preliminari consolidati pro-forma al 31 dicembre 2018, i ricavi di Amm ammontano a circa 11,6 milioni con un Ebitda di circa 1,5 milioni. Ieri il debutto in Borsa con al timone Omero Narducci e Riccardo Dragoni, i due co-amministratori delegati che vantano una pluriennale esperienza nel settore della messaggistica aziendale e del web marketing e che in precedenza hanno guidato con successo il gruppo Mobyt, quotato in Borsa fino al 2016.

A inizio 2018 hanno rilevato Amm con l’intenzione di mettere in atto un percorso di crescita analogo a quello portato avanti da Mobyt sotto la loro gestione. «Una volta maturata più esperienza rispetto alla prima volta, con Narducci abbiamo deciso di quotarci» spiega Dragoni. E ieri la partenza con il botto. «Siamo partiti benissimo. Chi ben comincia è a metà dell’opera» sorride Dragoni.

«Con i proventi della quotazione intendiamo comprare altre società italiane operative nel mercato del web marketing e della messaggistica, in particolare realtà che lavorano con le piccole e medie imprese», spiega l’amministratore delegato. «Grazie a queste acquisizioni potremo così ampliare la nostra presenza sul territorio nazionale, pur mantenendo in vita i brand acquisiti.

Il nostro obiettivo è proporre alle aziende una gamma sempre più ricca e articolata di strumenti che permetta loro di comunicare in modo automatizzato con i propri clienti indipendentemente da quale sia il canale: sms professionali, messaggistica social, chatbot e altre soluzioni di intelligenza artificiale» continua. «Abbiamo scelto la Borsa di Milano perché lavoriamo con il mercato italiano e crediamo molto in esso.

Ci sono aziende che hanno necessità dei nostri servizi per comunicare con i propri clienti, soprattutto nello small business» spiega Dragoni, appena quarantaduenne. Giovane è un po’ tutto il gruppo e «Nella sede principale i nostri ragazzi sono quasi tutti aretini. Cerchiamo la qualità e farli emergere è per noi motivo di orgoglio» conclude l’amministratore.