Bekaert. Sindacati e lavoratori in attesa del tavolo tecnico al Mise

L'incontro a Roma non è stato ancora fissato e serpeggia preoccupazione.

Bekaert: attesa

Bekaert: attesa

Arezzo, 06 marzo 2020 - Tra meno di quattro mesi scadrà la cassa integrazione per i lavoratori della Bekaert e ancora non ci sono certezze sulla convocazione del tavolo Ministeriale. Informalmente, era stata indicata nel 5 marzo una data oltre la quale iniziare poi a fissare una data precisa. I sindacati, quindi, sono in attesa e non è improbabile che, nei prossimi giorni, si riesca finalmente ad ottenere l’appuntamento al Mise. Il tempo, infatti, continua a stringere e i quasi 200 lavoratori interessati sono ancora in attesa di notizie certe. Nel frattempo la cassa integrazione, nel gennaio scorso, è stata prorogata, ma scadrà il 30 giugno, quindi tra meno di quattro mesi. C’è quindi grande preoccupazione sia tra le organizzazioni sindacali che tra i lavoratori. Ad oggi sono due le ipotesi per il futuro del sito di Figline Valdarno.

La prima riguarda Trafilerie Medionali, una azienda medio piccola con sede operativa a Chieti. L’altra ipotesi sul tavolo è quella di una cooperativa di lavoratori, tra l’altro già costituita (SteelCoop Valdarno) che torni a produrre gli steel coord per pneumatici. Si intenderebbe infatti proseguire la produzione di cordicella per gli pneumatici con una quantità a regime di circa 12.000 tonnellate/anno e una previsione di ricavi di 2,5 milioni di euro l’anno. Come hanno detto a più riprese anche le istituzioni, non si può chiudere così un’esperienza industriale. E’ necessario quindi continuare a supportare i lavoratori in questa battaglia finalizzata a realizzare il progetto di reindustrializzazione del loro stabilimento.

Cancellare questi posti di lavoro significherebbe anche cancellare un pezzo di storia del Valdarno, oltre che il futuro di tante famiglie. Per questo quella della Bekaert, in questi quasi due anni, è diventata una battaglia di tutto il Valdarno, Aretino e Fiorentino e anche le forze politiche locali, per una volta, hanno marciato compatte verso un obiettivo. Straordinaria fu la manifestazione del 29 giugno 2018, quando in piazza Ficino e in corteo scesero oltre 5000 persone. Insomma, è una battaglia a 360°, ma ancora non si è arrivati alla fine della vicenda. E il tempo passa inesorabilmente. Il prossimo tavolo tecnico, se e quando verrà convocato, potrebbe essere davvero decisivo. All’interno della Bekaert lavoravano anche molti del Valdarno Aretino, con una rappresentanza consistente di lavoratori di San Giovanni e Cavriglia, ma anche di Montevarchi e Castelfranco Piandiscò. Quella fabbrica ha dato lavoro a intere generazioni di valdarnesi, prima come Pirelli e poi come Bekaert. . .