Bekaert. La Regione Toscana convoca l'unità di crisi

E' in programma martedì prossimo. E il 24 sarà convocato il tavolo tecnico. E' l'ultimo giorno utile per chiudere la procedura di licenziamento collettivo.

La sede della Regione Toscana

La sede della Regione Toscana

Arezzo, 19 febbraio 2021 - La multinazionale Bekaert, al tavolo tecnico convocato presso Agenzia Regionale Toscana per l’impiego ha ribadito il suo no all’utilizzo delle residue 8 settimane di cassa integrazione Covid previste in Legge finanziaria, confermando la volontà di procedere al licenziamento collettivo di 112 lavoratori. La Regione Toscana ha quindi deciso di convocare immediatamente l’Unità di crisi il prossimo 23 febbraio e il tavolo tecnico il 24, ultimo giorno utile per chiudere la procedura di licenziamento collettivo. Al tavolo tecnico la Regione aveva chiesto l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, la cassa Covid, la sospensione della procedura di licenziamento collettivo e l’attivazione immediata di un tavolo con il Mise. Nel frattempo il consigliere del presidente Giani delegato al lavoro e alle crisi aziendali Valerio Fabiani ha espresso solidarietà ai lavoratori, comprendendo la decisione dei sindacati di non firmare il licenziamento. “Quella dell’azienda è una decisione irrazionale – ha detto -. Bekaert aveva preannunciato il ricorso ai licenziamenti collettivi per la scadenza degli ammortizzatori covid, che però ora sono prorogati. La multinazionale non avrebbe alcun costo e si guadagnerebbe tempo per cercare altre soluzioni per il sito”.

"Una delle tante conseguenze della caduta del governo Conte è anche l’interruzione dei percorsi di reindustrializzazione delle tante aziende in crisi nel nostro paese: una di queste è la Bekaert di Figline Valdarno.”Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, ha commentato così l’interruzione delle trattative al Mise per il rilancio di Bekaert e ha annunciato un atto per stimolarne la rapida ripartenza. L’appello lanciato dai 100 lavoratori della Bekaert al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al nuovo Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è più che legittimo – osserva Galletti e attacca – Le manie di grandezza di un partitino al 2% come Italia Viva hanno frenato, non solo la Toscana, ma un intero Paese, in lotta contro gli effetti devastanti della pandemia e di una crisi economica senza precedenti. L’appuntamento fissato a gennaio 2021 con il Mise – evidenzia la Capogruppo M5S – poteva concretizzare un nuovo percorso di reindustrializzazione: un lavoro portato avanti per svariati mesi e condiviso da tutte le parti sociali e politiche a livello locale, regionale e governativo. Tutto mandato a monte da chi si crede l’erede di Machiavelli.” Galletti annuncia la presentazione di un atto affinché la Regione Toscana si faccia garante di questi lavoratori presso il governo, chiedendo la rapida riattivazione del percorso di reindustrializzazione della Bekaert, in continuità con il lavoro svolto dalle sottosegretarie del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde e Alessia Morani, che hanno seguito la vicenda nel dettaglio.