Bekaert. Entro fine mese un nuovo incontro a Roma

La data non è stata ancora definita, ma il tavolo al Mise si dovrebbe tenere prima della pausa estiva.

La Bekaert

La Bekaert

Arezzo, 15 luglio 2020 - Sono settimane decisive per il futuro dello stabilimento Bekaert di Figline, nel quale lavoravano anche molti del Valdarno Aretino. Entro fine mese ci dovrebbe essere un nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico. Non c’è ancora una data ufficiale, ma sembra certo che prima della pausa estiva sarà organizzato un altro tavolo per parlare delle prospettive dei lavoratori. Nell’ultimo incontro in videoconferenza, che si è tenuto a maggio, è stato annunciato che, oltre alla cooperativa formata dai lavoratori – la Steelcoop Valdarno - , le ipotesi più rilevanti su cui si sta lavorando, di concerto con Mise, Invitalia e Regione Toscana, sono quella dell’azienda italiana attiva nel settore delle lavorazioni metalliche (Trafilerie Meridionali), che ha presentato un piano industriale molto articolato e quella di due nuovi partner industriali, attivi nei settori della siderurgia, lavorazioni metalliche e trafilatura.

La cassa integrazione per i dipendenti scadrà alla fine di agosto. Nel frattempo, nei giorni scorsi, la Sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, ha incontrato in videoconferenza la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessia Morani. Un incontro voluto per sollecitare una prossima convocazione del tavolo ministeriale sul tema Bekaert e per fare il punto sulle ipotesi di reindustrializzazione al vaglio del Ministero. La sindaca ha sottolineato di aver ricevuto rassicurazioni sul fatto che quell’impegno continua ad esser portato avanti in via prioritaria e che l’attenzione sulla Bekaert resta alta. Tutti i piani industriali e tutte le proposte ad oggi sul tavolo sono in fase di valutazione da parte del Ministero.

E’ necessario quindi continuare a supportare i lavoratori in questa battaglia finalizzata a realizzare il progetto di reindustrializzazione del loro stabilimento. Cancellare questi posti di lavoro significherebbe anche cancellare un pezzo di storia del Valdarno, oltre che il futuro di tante famiglie. Per questo quella della Bekaert, in questi anni, è diventata una battaglia di tutto il Valdarno, Aretino e Fiorentino e anche le forze politiche locali, per una volta, hanno marciato compatte verso un obiettivo. Straordinaria fu la manifestazione del 29 giugno 2018, quando in piazza Ficino e in corteo scesero oltre 5000 persone. Insomma, è una battaglia a 360°, ma ancora non si è arrivati alla fine della vicenda. E il tempo passa inesorabilmente. Il prossimo tavolo tecnico, se e quando verrà convocato, potrebbe essere davvero decisivo. All’interno della Bekaert lavoravano anche molti del Valdarno Aretino, con una rappresentanza consistente di lavoratori di San Giovanni e Cavriglia, ma anche di Montevarchi e Castelfranco Piandiscò. Quella fabbrica ha dato lavoro a intere generazioni di valdarnesi, prima come Pirelli e poi come Bekaert.