Bekaert. Appello congiunto delle istituzioni. Tavolo tecnico al più presto

Il Governatore Rossi, Dario Nardella e il sindaco di Figline Incisa hanno chiesto al Mise di convocare un incontro la prossima settimana.

La Bekaert

La Bekaert

Arezzo, 31 luglio 2020 - L’appello è stato lanciato nelle ultime ore dal Governatore della Toscana Enrico Rossi, dal sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella e dalla sindaca di Figline Incisa Giulia Mugnai. Convocare entro la prossima settimana il tavolo ministeriale sulla vertenza Bekaert. Destinatari della richiesta, il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e la Sottosegretaria Alessia Morani. I motivi di questa accelerata sono chiari. Gli ammortizzatori sociali termineranno infatti alla fine di ottobre e, se non verrà trovata una soluzione, ai primi di novembre i lavoratori si troveranno definitivamente fuori dallo stabilimento. “Chiediamo pertanto – scrivono i tre firmatari al ministro – di garantire come sempre il massimo impegno, per giungere ad una positiva conclusione di tutta la vicenda” e in questo senso, sottolineano, è necessario concretizzare “le opportunità su cui ha lavorato l’Advisor Sernet”, sia per la salvaguardia delle 180 persone ancora coinvolte nella vertenza, sia perché l’azienda ha garantito nel tempo lo sviluppo economico della città e del territorio circostante”.

“Lo stabilimento – affermano ancora Rossi, Nardella e Mugnai – necessita di investimenti seri e di un progetto di reindustrializzazione che possa anche contemplare più soggetti ma che garantisca i massimi livelli occupazionali possibili e dia una risposta ad ogni singolo lavoratore coinvolto”. E di fronte alle preoccupazioni della comunità e di tutto il territorio “abbiamo bisogno di conoscere – concludono – quale sarà il futuro dello stabilimento da cui dipende anche il futuro del territorio circostante ed una presenza industriale irrinunciabile in Toscana”.

E’ necessario quindi continuare a supportare i lavoratori in questa battaglia finalizzata a realizzare il progetto di reindustrializzazione del loro stabilimento. Cancellare questi posti di lavoro significherebbe anche cancellare un pezzo di storia del Valdarno, oltre che il futuro di tante famiglie. Per questo quella della Bekaert, in questi anni, è diventata una battaglia di tutto il Valdarno, Aretino e Fiorentino e anche le forze politiche locali, per una volta, hanno marciato compatte verso un obiettivo. Straordinaria fu la manifestazione del 29 giugno 2018, quando in piazza Ficino e in corteo scesero oltre 5000 persone. Insomma, è una battaglia a 360°, ma ancora non si è arrivati alla fine della vicenda. E il tempo passa inesorabilmente. Il prossimo tavolo tecnico, se e quando verrà convocato, potrebbe essere davvero decisivo. All’interno della Bekaert lavoravano anche molti del Valdarno Aretino, con una rappresentanza consistente di lavoratori di San Giovanni e Cavriglia, ma anche di Montevarchi e Castelfranco Piandiscò. Quella fabbrica ha dato lavoro a intere generazioni di valdarnesi, prima come Pirelli e poi come Bekaert.