REDAZIONE AREZZO

Banca Etruria, sprint per la vendita: riemerge l'interessamento di Bper?

Dopo lo stop alle offerte dei fondi per la vendita in blocco risale l'ipotesi di una cessione istituto per istituto. I tempi sono molto stretti

Roberto Nicastro

Arezzo, 21 agosto 2016 - Nuova puntata nella questione della vendita delle quattro good banks, tra cui ovviamente Banca Etruria, per quel che ci riguarda più da vicino. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, si sarebbe riaperto il dossier sulle quattro banche dopo che nelle scorse settimane sono state dichiarate «irricevibili» le tre offerte inviate dai fondi di investimento. Prenderebbe corpo, quindi, l’ipotesi spezzatino.

Com’è noto, la procedura prevedeva l’acquisto «in blocco» di tutte e quattro le banche ma, appunto, le offerte arrivate sono state rispedite al mittente. Stando così le cose, ritornerebbero in partita quei soggetti che avevano presentato manifestazioni d’interesse non vincolanti. Nello specifico, l’Autorità di risoluzione avrebbe contattato Ubi, Banca popolare dell’Emilia Romagna e la Popolare di Bari assieme alle banche francesi operanti in Italia, Cariparma e Bnl-Credite Agricole.

In particolare, su Banca Etruria sarebbe cresciuto l’interesse di Bper che ne starebbe esaminando i conti assieme a quelli di Banca Marche. Ubi invece sarebbe interessata a Carife e la popolare di Bari sarebbe su Carichieti. Sempre secondo il quotidiano economico, l’idea sarebbe quella di procedere a passo spedito nella verifica dei conti per arrivare alle manifestazioni di interesse entro settembre. Una tempistica obbligata, in pratica, visto che la fine di settembre è il termine ultimo per la cessione. Se si dovesse andare oltre, scatterebbero le sanzioni sugli aiuti di Stato, anche se c’è sempre la possibilità di uno slittamento.

La «benedizione», se così si può chiamare, alla vendita per singole realtà da parte dell’Autorità di risoluzione arriva dall’opportunità più che concreta che la somma delle singole offerte sia maggiore rispetto a quella della vendita in blocco. Pare, inoltre, che anche i fondi che avevano presentato offerte (Lone Star, Apollo, Apax e il gruppo riassicurativo Barents), possano tornare in pista.

Dell’eventualità di una vendita spezzettata parla anche la Federazione autonoma bancari per bocca di Fabio Faltoni: «La notizia di un ritorno di fiamma da parte di vari soggetti, non può che fare piacere, soprattutto a chi, come noi, conosce le banche dall’interno e sa bene quanto esse valgano, a partire dai lavoratori, che noi abbiamo più volte definito «la vera good bank»».

di Dory d'Anzeo