Avanti le assunzioni, partiti i lavori alla Svi: decine di posti

In corso l'ampliamento della fabbrica a Lucignano: il piano occupazionale una volta completato l'intervento

Il cantiere della Svi

Il cantiere della Svi

Arezzo, 22 settembre 2019 - Sono partiti i lavori di ampliamento della Svi, l’industria metalmeccanica approdata a Lucignano due anni fa spinge sull’acceleratore e anticipa il piano di sviluppo che si sarebbe dovuto concludere nel 2025 e che la farà salire gli occupati da 130 a 150 occupati. Gli ordinativi crescono più del previsto e la società che si occupa di macchine per la costruzione e manutenzione di ferrovie, deve far fronte alle richieste dei clienti.

«Siamo lieti di questo incoraggiamento che ci arriva dal mercato – spiegaMauro Vannoni, titolare insieme a Ivano Sambuchi – I lavori si concluderanno il prossimo anno e porteranno alla realizzazione di un nuovo capannone di 7 mila metri quadrati».

Un occhio sempre attento all’ambiente e al paesaggio, il sito produttivo si trova nella zona del Fossatone, vicino alla vecchia stazione ferroviaria e non sono mancati gli interventi per migliorare la sicurezza idraulica oltre che per mitigare l’inserimento nel paesaggio della Valdichiana, nel panorama la Torre di Marciano e la sagoma del centro di Lucignano, siamo fra l’Autosole e la ferrovia Arezzo Sinalunga, infrastruttura fondamentale per questo genere di aziende.

Cresce anche l’occupazione, con l’obiettivo di raggiungere i 150 occupati, anche se con l’indotto sono già oltre questa cifra le persone che quotidianamente vengono qui a lavorare. Sinergie con gli istituti tecnici e professionali per la manodopera, Vannoni e Sambuchi sono in contatto con l’istituto Marcelli di Foiano, ma alla Svi lavorano anche diversi ingegneri.

«Qui entrano pezzi di ferro ed escono macchinari complessi, come questo – spiega Vannoni – che parte per la Scandinavia per realizzare l’elettrificazione di un tunnel. La Tav? Il nostro sud ha un grande bisogno di infrastrutture e servirebbe pure il raddoppio della linea veloce Roma Milano, le infrastrutture devono essere controllate in modo sistematico, un tempo di notte non circolavano treni Av, adesso con l’arrivo del treno merci di Amazon Roma Bologna, le finestre temporali sono più strette».

Vannoni ha il pallino dell’ambiente, produce ferrovie emettendo bassissimi livelli di gas serra, con il fotovoltaico del nuovo capannone riuscirà a generare 150kw/h in più rispetto a quelli che gli servono. «Siamo orgogliosi di aziende come quella di Sambuchi e Vannoni», dichiara il sindaco di Lucignano Roberta Casini. Sulla sfondo ci sono i treni che andranno in servizio sulla Torino Aosta, sono qui per la rifinitura e questo nuovo ambito è già scritto nel futuro della Svi.