Gold Italy all'ultimo giorno fra incertezza e speranze

La Fiera del Palaffari va ma pesano le difficoltà internazionali e del quadro economico

gold italy

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Arezzo, 22 ottobre 2018 - TRE GIORNI, quasi una toccata e fuga. Si chiude oggi Gold Italy, la fiera dell’oro di autunno, e non è per niente facile capire com’è andata. Senti gli operatori e le posizioni divergono: c’è chi si dice soddisfatto e vede un comparto in ripresa, c’è invece che è più scettico. E’ ormai una consuetudine a ogni fiera che viene: continuano sempre a pesare le tensioni internazionali, dalla crisi della Libia al crollo della lira turca, passando per la svalutazione delle monete nei Paesi dell’Est. Senza poi considerare le ormai endemiche difficoltà su Dubai, il principale hub delle nostre aziende sul mercato arabo.

EPPURE al palaffari la vivacità non manca, come ci aveva confermato già nella giornata di sabato il presidente di Arezzo Fiere Andrea Boldi. L’idea buona, ad esempio, è stata quella della piattaforma web che ha messo in piedi i contatti iniziali, poi da concretizzare in fiera. Il risultato? Fin dalla mattina di sabato i buyers hanno affollato gli stand per concludere affari già ben impostati in precedenza. Che poi tutto possa andare a compimento, beh questo è un altro discorso. Alle commissioni devono poi seguire gli ordinativi e non sempre succede.

«DI BELLO - commenta un operatore che preferisce restare anonimo - c’è che i buyers apprezzano la qualità dei gioielli esposti, il prodotto è di altissima qualità, un marchio di fabbrica per Arezzo. Di brutto c’è invece l’estrema prudenza con cui avvengono i contatti, mancano certezze, c’è titubanza su dove si va a parare e sulla richiesta dei mercati. E’ un periodo spiazzante nel quale prevalgono più le variabili che le sicurezze».

Dalla fiera esce dunque un quadro variegato, ma pare questa ormai la caratteristica del comparto orafo: una rapida salita e poi, quando meno te lo aspetti, una repentina discesa. Lo stesso vale per la salute delle aziende, alcune sciorinano fatturati record, altre incappano in annate difficili, per un quadro generale a macchia di leopardo: chi va bene va sempre meglio, gli altri stentano. E ad andar bene sono soprattutto le aziende più grandi e strutturate, con una capcità di internazionalizzazione decisamente superiore. OGGI ULTIMA giornata di Gold Italy, con le cose positive che comunque si porta dietro. Intanto c’è la conferma del forte interesse che Ieg continua ad avere per Arezzo, insieme alla volotà di investire sul nostro polo espositivo. Non è poco, con i tempi che corrono.