Arezzo Fiere, Boldi chiede maxi-buonuscita da oltre un milione

Aveva rinunciato agli emolumenti da presidente ma rivendicherebbe di aver svolto per anni un ruolo operativo equiparabile a quello di un dirigente. Lunedì un vertice

Andrea Boldi

Andrea Boldi

Arezzo, 16 marzo 2019 - Un altro capitolo arriva ad arricchire la già intricatissima storia di Arezzo Fiere. Riguarda l’ex presidente del polo espositivo, dimessosi alla vigilia dell’assemblea dei soci che all’indomani lo avrebbe sfiduciato in relazione alle note vicende della cessione delle fiere al colosso riminese Ieg. Ebbene, Andrea Boldi ha chiesto negli ultimi giorni una maxi-buonuscita che supererebbe il milione di euro con una lettera inviata all’amministratore unico Sandra Bianchi.

In sostanza Boldi rivendicherebbe, al di là della sua carica di presidente (per la quale aveva rinunciato agli emolumenti), di aver svolto un ruolo operativo equiparabile a quello di un dirigente, con una presenza continua all’interno della struttura e lunghissimi tempi di impegno. Da qui il calcolo della somma a lui spettante, maturata nel corso del quinquennio in cui ha rivestito il ruolo di conduzione di Arezzo Fiere.

In sostanza, questo è il ragionamento sottinteso, avrebbe svolto lui, di fatto, l’incarico della direzione del polo. Anche di questa richiesta, inviata tramite avvocato, si parlerà in una riunione tra i rappresentanti dei soci che potrebbe svolgersi già lunedì prossimo alla presenza dell’amministratore ubico. Non sarebbe l’unico dei temi trattati, tanto più che è ormai imminente la grande fiera orafa di primavera,l’appuntamento principale dell’anno, quello in cui Arezzo, insieme agli altri distretti orafi, mette in vetrina il meglio della sua produzione.

E’ l’occasione, inoltre, per impostare la stagione, accumulare ordinativi e dare una sterzata a un periodo non proprio florido per il più importante comparto industriale della provincia. Anche questa edizione, come le due precedenti, sarà targata Ieg. E a proposito del grande polo fieristico nato dalla fusione tra Rimini e Vicenza, proseguono sotto traccia i contatti per la cessione di OroArezzo e di Gold Italy.

Le trattative sono condotte dall’amministratore Sandra Bianchi e da uno dei due consulenti a essa afffiancati, l’aretino Luca Benvenuti, amministratore delegato di UnoAerre. Ma c’è un altro attore che partecipa attivamente alla vicenda ed è la Regione Toscana.

Già nei giorni «bollenti» delle polemiche, delle esternazioni, della sfiducia ad Andrea Boldi, non erano mancati gli abboccamenti diretti fra il governatore Enrico Rossi e il leader di Ieg Lorenzo Cagnoni, il tutto nell’ambito di un discorso globale che al suo esito potrebbe coinvolgere altre importanti realtà fieristiche della Toscana.