25 aprile lo sciopero non ferma la spesa: supermercati quasi tutti aperti

Unica eccezione dal mondo Coop, che conferma la linea di chiusura nei festivi forti: e ieri ha annunciato nel 2017 un aumento di vendite del 3,5%

Un supermercato Unicoop Tirreno

Un supermercato Unicoop Tirreno

Arezzo, 24 aprile 2018 - Ormai è quasi un riflesso condizionato: un po’ come il martelletto che colpisce il ginocchio e lo fa scattare in avanti. Arrivano le feste più o meno comandate? E arrivano anche gli scioperi per tutelare i dipendenti dal rischio di dover lavorare in un festivo. Era successo a Pasqua e a Pasquetta. E la mobilitazione viene chiamata anche per il 25 aprile. La proclamazione dello sciopero è a livello regionale e abbraccia in un colpo solo Cgil, Cisl e Uil. Uguale il copione, uguale il finale. Perché in realtà domani quasi tutti i supermercati apriranno.

Questo, beninteso, non significa che il personale sarà a ranghi completi e che non ci sarà una buona partecipazione allo sciopero. Significa solo che la vertenza, domani come ormai da alcuni anni, non basterà a fermare la spesa. Il quadro è già abbastanza chiaro. In sostanza chiudono solo Coop e Ipercoop, sulla scia di una scelta ormai definitiva sul fronte dei festivi. Gli altri aprono, anche se con modalità del tutto diverse. Aprono a orario pressoché continuato l’Esselunga, le Pam, l’Eurospin, la nuova Conad di Ponte a Chiani. Aprono praticamente tutti gli altri o ad orario spezzato, quindi regalandosi almeno un pranzo tranquillo a casa, o almeno la mattina. Dalle Conad alle A&O alla Crai.

Un fronte comune. Non è una novità per il 25 aprile. Anche nelle stagioni dai festivi un filo più tutelati è stata sempre una giornata sforacchiata da mille aperture. Semmai l’eccezione stavolta potrebbe venire dai negozi del centro. Perché dopo anni è un 25 aprile senza fiera antiquaria, sia pur nella sua versione speciale e variegata al vintage. E quindi è probabile che parecchi decidano di saltare un turno. Probabile ma non certo: perché la città resta comunque al centro di uno di quei ponti che turisticamente funzionano, essendo ancora lontani dai mesi del mare e della montagna.

E quindi anche le vetrine potrebbero tenerne conto. A lanciare un sasso in piccionaia, anche se involontariamente, è proprio il mondo Coop. E’ quello che nel 2017 ha deciso di frenare molto sulle aperture festive. Chiusura assoluta per una decina di date considerate intoccabili e apertura solo per mezza giornata nelle domeniche. Bene, proprio ieri Unicoop ha fornito i dati sul 2017. E una crescita complessiva di fatturato e occupati, c’è anche un dato in salita proprio su Arezzo: le vendite si sono impennate del 3,5%.

Probabilmente un dato che rispecchia l’ennesimo spostamento della spesa verso la grande distribuzione ma che avrà un peso anche nell’eterna questione: le aperture festive allargano la torta degli affari o si limitano solo a redistribuire un po’ gli scontrini? Una coperta tirata di qua e di là, anche se sullo sfondo sembra esserci un cambiamento di abitudini quasi irreversibile.