Torna la Mea a Bibbiena: il carnevale storico debutterà il 10 febbraio

Tradizioni recuperate, antichi giochi, cortei storici e taverne aperte: tutto pronto per il carnevale più antico d'Italia

La mea, Eleonora Piantini

La mea, Eleonora Piantini

Arezzo, 3 febbraio 2018 - Al via la Mea: lo storico carnevale di Bibbiena aprirà i battenti sabato prossimo e animerà il centro storico di Bibbiena per ben tre giornate, il 10, l’11 e il 13 febbraio. Si tratta di uno degli eventi più caratteristici di tutta la Toscana e senza dubbio il più antico d’Italia: è dal lontanissimo 1337 infatti che viene rievocata la vicenda della bella Bartolomea tra mito e storia. Con la nuova presidenza di Alessandro Giovannini, tante le novità di quest’anno: in tutto il centro storico saranno allestite 60 nuovissime bandiere con i simboli dei rioni. Un modo per dividere, unendoli di nuovo, i Fondaccini e i Piazzolini, tra colori e simbolismi.

Piazza Grande diventerà il luogo prediletto dei bambini con i tradizionali giochi del tiro alla fune, la corsa con i sacchi e un piccolo torneo di spade. In Piazzolina invece la roccia di Excalibur attenderà tutte le bambine ed i bambini coraggiosi che vorranno conquistarsi un momento di gloria. Un ritorno nel Medioevo che godrà dell’animazione unica di Lenny Graziani, Francesco Zampella e Tiziana Salomone. La Mea si concluderà il giorno del “martedì grasso”, quando dalle 15 tornerà l’animazione per i bambini e dalle 17 in Piazzolina, come da tradizione, l’accensione del Bello Pomo, un augurio per un nuovo anno alla quale nessun bibbienese sarebbe mai disposto a rinunciare. La Filarmonica di Bibbiena chiuderà in musica questi tre giorni di autentico splendore. “Vorremmo riportare questa antica tradizione nel cuore di tutti i bibbienesi, farla vivere dal profondo da grandi e soprattutto da bambini, far incontrare anche i nuovi cittadini in questi borghi gloriosi, riscoprendo nel mito le nostre radici – ha dichiarato Giovannini – l’impegno è tanto, basti pensare alle bellissime bandiere che decoreranno in modo particolare il centro storico. La speranza è quella di coinvolgere in tutto questo sempre più i giovani”