Restauro della Resurrezione di Piero all'epilogo, il 24 marzo l'inaugurazione

Risistemazione della sala che ospita il capolavoro, con un nuovo impianto di luci appositamente studiato

La restauratrice Paola Ilaria Mariotti dell'Opificio delle Pietre Dure

La restauratrice Paola Ilaria Mariotti dell'Opificio delle Pietre Dure

Arezzo, 9 febbraio 2018 - Fissata per le ore 17 di sabato 24 marzo, al museo civico di Sansepolcro, la cerimonia di riapertura alla pubblica fruizione del capolavoro della Resurrezione di Piero della Francesca dopo gli interventi di restauro durati tre anni esatti. Era infatti il marzo del 2015 quando venne innalzato il ponteggio, dopo che il mecenate di turno, il dottor Aldo Osti (ex dirigente della Buitoni), aveva deciso di finanziare l’operazione con una somma di 100mila euro, alla quale si è aggiunto poi il contributo dell’amministrazione comunale. Per l’occasione, nella città biturgense arriveranno autorità di caratura nazionale e i rappresentanti del Ministero dei Beni Culturali. E mentre i due restauratori, Paola Ilaria Mariotti dell’Opificio delle Pietre Dure e Umberto Senserini della Soprintendenza, sono oramai in dirittura di arrivo, si sta procedendo in parallelo con la sistemazione della sala che ospita l’affresco, simbolo anche della città di Sansepolcro: nuova tinteggiatura delle pareti, lucidatura del pavimento e installazione di un apposito impianto di illuminazione per esaltare le prerogative di luce dell’affresco, restituito all’antico splendore. Lavori programmati anche nelle sale intitolate a Matteo di Giovanni e Santi di Tito, più la possibilità di lettura delle opere tramite smartphone: un museo che d’ora in poi sarà anche interattivo. “Abbiamo scelto la data del 24 – ha detto l’assessore alla cultura, Gabriele Marconcini – perché la Resurrezione potrà essere visitata nella settimana di Pasqua, che era il nostro obiettivo anche per attrarre un maggiore flusso turistico”.