Presentato il rinnovato "Sistema Museale del Valdarno"

L'obiettivo è quello di fare sinergia per promuovere le bellezze artistiche e culturali del territorio.

La presentazione del Sistema Museale del Valdarno

La presentazione del Sistema Museale del Valdarno

Arezzo, 12 febbraio 2021 - Presentato ieri pomeriggio in Palazzo d'Arnolfo a San Giovanni il rinnovato Sistema Museale del Valdarno Superiore. E' composto da Casa Masaccio, dal Museo della Basilica di S. Maria delle Grazie e dal Museo delle Terre Nuove di San Giovanni Valdarno, dal Cassero per la scultura e dal Paleontologico di Montevarchi, dal Museo Venturino Venturi di Loro Ciuffenna e dal Museo delle Miniere e del Territorio di Cavriglia. L'organismo, attivo da diversi anni , si è consolidato attraverso la firma di una nuova convenzione a luglio 2020. Tra gli obiettivi principali, favorire la cooperazione tra i musei del territorio, la valorizzazione del patrimonio culturale dell’area, la qualificazione dell’offerta di fruizione, la promozione e la dotazione di professionalità. La Regione Toscana aveva disposto una modifica del proprio sistema di accreditamento dei musei di rilevanza regionale, attraverso un adeguamento dei propri standard a quelli previsti a livello nazionale. E anche il Sistema museale del Valdarno, per adattarsi alle ultime disposizioni della legge regionale e consolidare la propria posizione, aveva deciso di cambiare veste trasformando il protocollo d’intesa fino a quel momento in vigore in una convenzione strutturata e sottoscritta dagli enti pubblici e privati proprietari dei musei. Il Sistema Museale si struttura in un Comitato di indirizzo e in un Comitato tecnico-scientifico. Spetta al Comitato di indirizzo, composto dai sindaci o loro delegati dei Comuni titolari dei musei e dai legali rappresentati o loro delegati degli enti titolari dei musei privati, il compito di approvare i programmi, le attività e i piani finanziari.

Ente capofila per il triennio 2020 – 2023 è stato designato il Comune di San Giovanni Valdarno, che esprime il presidente del Comitato di indirizzo. La vicepresidenza del Comitato di indirizzo è stata assegnata al Comune di Montevarchi. Il Comitato tecnico-scientifico è invece composto dai direttori e/o responsabili dei musei che costituiscono il Sistema, ed ha il compito di elaborare le proposte programmatiche e le attività e curarne l’attuazione. Per il primo triennio direttore/coordinatore del Comitato tecnico-scientifico è stata nominata Paola Bertoncini, direttrice del museo MINE di Cavriglia. “La volontà del sistema museale - spiega Paola Bertoncini – è quella di una collaborazione sinergica fra gli enti proprietari dei musei e le necessità scientifiche affinché i musei del Valdarno possano insieme ampliare le loro offerte per una maggiore diffusione del patrimonio territoriale e il raggio delle collaborazioni con altri sistemi museali vicini, partner culturali ed economici. Le decisioni prese permetteranno una razionalizzazione dei servizi, un’omogeneità di offerta e una più incisiva opera di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio. Oltre ai finanziamenti già concessi annualmente dagli enti proprietari dei musei, il sistema potrà concorrere a bandi regionali, nazionali ed europei che permetteranno maggiori investimenti nella cultura. Il rapporto con le scuole, con le quali abbiamo già fatto il punto della situazione è prioritario così come l'educazione al patrimonio e il rapporto con le comunità; abbiamo già distribuito agli istituti scolastici il catalogo dell'offerta educativa 2020/2021 e stiamo lavorando ad azioni volte ad ascoltare la comunità”. Primo passo del Sistema museale del Valdarno Superiore è stato quello di partecipare al bando regionale “Sistema museale 2020” per ottenere i finanziamenti necessari per la digitalizzazione, l’acquisto di nuove tecnologie e la formazione del personale.

Il progetto presentato, dal titolo “Musei digitali al servizio della comunità”, oltre al rifacimento del sito internet del Sistema e all’implementazione della presenza social, prevede la realizzazione di visite virtuali con tecnologia 3d e realtà aumentata. Mentre infatti negli anni passati il ricorso al virtuale era accessorio ed episodico, prevalentemente di carattere informativo, con l’emergenza sanitaria ancora in corso si è rivelato di assoluta importanza. Il digitale è diventato una strada imprescindibile e stimolante da percorrere per attivare nuovi tipi di contenuti e raggiungere nuove tipologie di pubblico. Necessaria quindi una ridefinizione e un aggiornamento nelle forme, nella sostanza e nelle strategie, per diventare parte integrante dell’identità e dell’attività del Sistema. Per questo, la Regione Toscana ha accolto il progetto presentato e lo ha premiato riconoscendo il massimo del finanziamento: 30mila euro. “I passi che il Sistema Museale del Valdarno Superiore ha compiuto nel corso dal 2020 - commenta Fabio Franchi, presidente del Comitato di indirizzo e assessore alla cultura di San Giovanni Valdarno – sono estremamente significativi e motivo di orgoglio per tutti noi. E’ frutto di un lavoro intenso che, pur in un anno segnato da oggettive difficoltà, con tenacia e determinazione abbiamo voluto perseguire. Il Sistema, già esistente ormai da molti anni, nei mesi scorsi ha rafforzato e consolidato ulteriormente la sua struttura e il suo funzionamento, non solo dal punto di vista formale, ma anche dal punto di vista sostanziale. Da un punto di vista formale, sono state poste le basi per una più chiara definizione dell’assetto del Sistema, delle competenze dei vari soggetti che lo compongono e degli obiettivi strategici e culturali che il Sistema si pone, oltre per una valorizzazione unitaria del patrimonio museale posseduto. Dal punto di vista sostanziale, il consolidamento del Sistema sotto questa forma e con queste modalità ha ridato slancio al Sistema stesso, ha incentivato ancor di più l’attività e l’attivismo dei musei, la loro presenza capillare sul territorio, e ha rafforzato un clima di fattiva, costante, intensa e propositiva collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti.

Non solo il Sistema è costituito da musei con standard qualitativi molto elevati, ma la condivisione di obiettivi, il continuo confronto tra le direzioni, l’elaborazione di progetti comuni saranno in grado di elevare ulteriormente la qualità dell’offerta museale del nostro territorio, e più in generale dell’offerta culturale tout court. Il Sistema museale si configura quindi come una rete di poli culturali d’eccellenza, tracciando un percorso ideale nella storia, nelle tradizioni, nelle arti, nella cultura del Valdarno, spaziando dalla preistoria al contemporaneo, passando per la valorizzazione dei grandi maestri del nostro territorio, per il recupero e la promozione della memoria e della storia sociale del Valdarno attraverso i secoli. Grazie anche a una rete consolidata, strutturata e forte quale quella che con il Sistema Museale abbiamo voluto costruire, il Valdarno si presenta – dal punto di vista culturale – come una unica città diffusa e policentrica, in cui il visitatore, il turista, ma anche il cittadino, possono intrattenersi in un percorso unitario di sette luoghi della cultura. Starà a tutti noi, a questo punto, lavorare in modo ancora più intenso, affinché gli obiettivi che ci siamo posti possano essere raggiunti in modo efficace e nel minor tempo possibile”.