Premio Pieve: finale con i testimoni della Shoah e il diario vincitore. Fascicolo speciale

Tutti i diari finalisti e gli approfondimenti nelle pagine speciali de La Nazione oggi in edicola. Oggi la testimonianza di Piero Terracina sopravvissuto ad Auschwitz, il messaggio di Liliana Segre

Premio Pieve

Premio Pieve

Arezzo 16 settembre 2018 -  Nel paese dei diari oggi  domenica a Pieve Santo Stefano  si celebra il  Premio Pieve Savrio Tutino, con gli otto diari finalisti e il vincitore scelto dalla giuria nazionale composta da giornalisti, storici, scrittori, professori, uomini e donne che si sono avvicinati all’Archivio e alle sue storie e non lo hanno più lasciato. Tutte voci che parlano dialetti diversi, raccontano vite diverse, dall’Ottocento a oggi, da nord a sud, dai luoghi di guerra alle periferie urbane, dall’agiata borghesia fino alla campagna più povera e umile. Donne, uomini, bambini. Bambini come Liliana Segre, Sami Modiano e Piero Terracina sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz e che nell’anno in cui si ricorda la promulgazione delle leggi razziali in Italia e l’inizio delle discriminazioni per gli ebrei che porterà alle deportazioni e allo sterminio, 80 anni fa, oggi alle 16,30 riceveranno il premio “Città del diario”. A riceverlo per tutte le vittime della Shoa sarà Piero Terracina che nel lager ha visto morire tutta la sua famiglia per trovarsi solo poco più che adolescente. Mentre la senatrice Liliana Segre manderà un video messaggio e che ha già messo in guardia sulla perdita della memoria del passato: “Noi testimoni della Shoah stiamo morendo tutti, siamo rimasti pochissimi, e quando saremo morti proprio tutti il mare si chiuderà completamente sopra di noi nell’indifferenza nella dimenticanza. Come siesta facendo adesso con quei corpi che annegano per cercare la libertà”.

E su quello stesso palco scorreranno anche altre memorie. Sin dalla mattina dalle 9,30 la commissione di lettura incontrerà i diaristi della lista d'onore con il coordinamento di Natalia Cangi, la musica della Pieve Jazz Big Band e le letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti. Saranno anche consegnati i premi speciali "Giuseppe Bartolomei" attribuito dalla commissione lettura al diario di Gherardo Giorni "Fiat voluntas tua" e il premio per il miglior manoscritto originale attribuito dall'Archivio diaristico all'epistolario di Giuseppe Lorenzo Mazza "Colpito al cuore" che  anche tra gli otto finalisti.

E proprio le storie degli otto diari finalisti saranno raccontate dagli stessi protagonisti o dai loro familiari alle 16,30 in Piazza Plinio Pellegrini. Per Aldo Bigalli il bambino pisano testimone dei bombardamenti sulla su città ci sarà Laura Bigalli, l’aretina Cristina Bigazzi ricorderà la sua lotta contro il tumore, Carla Bricarelli racconterà come sono state ritrovate le 500 lettere che la famiglia Mazza si è scambiata al fronte, la mamma e la sorella di Chiara Melandri proveranno a spiegare il “viaggio all’inferno” di questa ragazza persa tra alcol e disperazione, Roberta Pedon farà rivivere gli anni Settanta con il suo lungo viaggio in India, Vittorio Calore accompagnerà sulla nave del capitano Luca Pellegrini che nei primi anni dell’Ottocento ha descritto terre e civiltà lontane. Lo spensierato periodo della Belle Epoque della pattinatrice Clementina Ravegnani sarà rievocato dalla scrittrice Maria Cristina Fedrigotti e Bruno Sansoni spiegherà la scelta di Luciano Sansoni di non partire soldato dopo l’8 settembre.

Le loro storie, le loro pagine saranno presentate dal giornalista Rai Guido Barbieri e lette dagli attori Mario Perrotta e Paola Roscioli con le musiche dal vivo di Vanni Crociani e Giacomo Toschi. Una giornata che sarà trasmessa in diretta da Radio 3 e dal sito Facebook dell'Archivio.