Nuova veste digitale per il Sistema Museale del Valdarno

Il nuovo organismo sovracomunale ha partecipato ad un bando della Regione Toscana ottenendo un finanziamento di 30.000 euro.

I rappresentanti del Sistema Museale del Valdarno

I rappresentanti del Sistema Museale del Valdarno

Arezzo, 08 luglio 2021 - Grazie ad un contributo regionale di 30.000 euro il Sistema Museale del Valdarno si è dato una nuova veste digitale. Le risorse sono state destinate all'implementazione del sito internet, all'elaborazione delle 3d experience per le visite virtuali e alla formazione del personale. Questo e altro è stato presentato questa mattina alla Casa della Cultura di San Giovanni Valdarno alla presenza presidente del comitato di indirizzo Fabio Franchi e dei  membri del comitato tecnico scientifico e del comitato di indirizzo. Il Sistema Museale, nell'agosto del 2020, ha partecipato ad un bando regionale ricevendo i finanziamenti necessari. “Fin dalla sua costituzione - ha dichiarato la coordinatrice del Comitato tecnico-scientifico Paola Bertoncini – questo nuovo organismo ha avuto come obiettivo principale quello di contribuire allo sviluppo economico e civile della comunità locale, attraverso lo svolgimento di attività di promozione e valorizzazione del sistema dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, di attività culturali, di attività di formazione, ricerca, progettazione. Senza dimenticare attività di sviluppo del turismo culturale sostenibile. Mai, come negli ultimi due anni, con momenti di difficoltà economiche e sociali derivate dall’emergenza sanitaria, l’azione congiunta del Sistema si è rivelata fondamentale per un ‘ristoro culturale’ capace di offrire occasioni di socialità per la comunità locale e per i turisti".

Bertoncini ha infatti ricordato che il lockdown ha portato tutte le istituzioni museali a dotarsi eo ad implementare le proprie strategie in ambito digitale per inviare un messaggio chiaro: il museo esiste e continua a essere importante vettore culturale e sociale anche a porte chiuse. In seguito, la riapertura dei musei, è stata formulata secondo parametri nuovi, e si è fatto tesoro del rinnovato bagaglio di conoscenze e competenze digitali per mantenere la relazione con il pubblico in remoto, oltre che in presenza. “Il progetto – ha aggiunto – ha previsto dunque una complementarità tra azioni fisiche e virtuali. Il digitale è divenuto in poco tempo una strada imprescindibile e stimolante da percorrere per attivare nuovi tipi di contenuti e raggiungere nuove tipologie di pubblico”. Fra le strategie messe in campo, fondamentale è stata l’implementazione e l’aggiornamento del sito del Sistema Museale con una piattaforma online di streaming che raccoglie video, immagini, interviste e contenuti inediti per la fruizione e l’interazione on-line e on-site e dei canali social,  un nuovo visual e una nuova user experience per un’immagine digitale coordinata. Il sito racconta la cultura del territorio e dei musei aderenti al Sistema. E’ stata inoltre studiata l’elaborazione di un modello di 3d experience  per le visite virtuali. I musei aderenti al sistema hanno avuto la possibilità di ampliare con una visita tridimensionale a realtà aumentata i contenuti delle proprie collezioni, rendendo il patrimonio godibile sotto altre forme e più accessibile anche in situazioni di temporanea chiusura delle strutture. Non è mancata poi la formazione del personale interno dei musei in campo digitale e nel settore delle nuove tecnologie, con "lezioni" nell'ambito della “comunicazione online”. Sono state  sviluppate anche nuove sinergie con i principali interlocutori territoriali, quali i principali fruitori dei musei - scuole, ma anche enti e servizi sociali, associazioni ricreative -  per individuare, pianificare e realizzare linee di sviluppo efficaci. Il Sistema ha avuto modo di creare un piccolo catalogo in pdf con all'interno le  attività educative previste dai musei per l’anno scolastico 2020-2021. Infine sono state definite le attività di mediazione culturale e sociale circolari a carattere partecipativo, per permettere un’esperienza museale ampliata e rinnovata.

"E’ con grande soddisfazione che presentiamo il progetto messo in campo dal Sistema Museale del Valdarno nell’ultimo anno. – ha dichiarato Fabio Franchi, presidente del comitato di indirizzo del Sistema – . Un progetto che, ci preme sottolinearlo, in ragione della sua completezza e della sua articolata strutturazione, ha ottenuto il massimo contributo erogabile dalla Regione Toscana nel bando per i Sistemi Museali 2020"- Franchi si è detto soddisfatto per un duplice motivo. "Da una parte, infatti, è il segno tangibile di come il percorso di consolidamento che abbiamo intrapreso sin dal 2019, abbia dato e stia dando frutti estremamente positivi e si sia rivelato una scelta vincente e lungimirante che testimonia, in modo concreto, come sia possibile e, direi, auspicabile sviluppare politiche culturali unitarie e coordinate di vallata. Dall’altro lato - ha aggiunto - , il valore del progetto è ancora più apprezzabile se teniamo conto che è stato realizzato nel bel mezzo di uno dei periodi più bui per la cultura e in particolare per le istituzioni museali, duramente colpiti dalla pandemia da covid-19. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che la pandemia ha costretto i musei a restare chiusi per la maggior parte del tempo nell’ultimo anno e mezzo. Eppure, nonostante tutto, il Sistema Museale del Valdarno ha reagito e ha guardato avanti". fabio Franchi ha poi sottolineato che questa fruizione alternativa, “da remoto”, dei musei, non ha solo guardato avanti: ha anche guardato oltre. "Ha guardato al dopo pandemia, ad un nuovo, più completo e più autentico modo di vedere il museo. Il sito rinnovato del Sistema, le ricostruzioni 3D, gli investimenti in comunicazione, i rapporti con le scuole e il territorio rappresentano un punto fermo con cui ci proiettiamo fuori dalla pandemia, in una rinnovata funzione de musei, insostituibile presidio culturale, da una parte, ma anche protagonisti dello sviluppo sociale ed economico del territorio". Non è mancato un ringraziamento a tutto il Comitato di Indirizzo, e ai direttori dei musei. "Professionisti attenti, appassionati e competentissimi - ha spiegato - che, grazie ad uno straordinario lavoro di gruppo, grazie ad un contatto quasi quotidiano, hanno reso possibile e concreto quanto presentiamo questa mattina”.