Montevarchi celebra Dante Alighieri a 700 anni dalla sua morte

Al via un ricco programma di eventi e di iniziative che si svolgeranno nell’arco dell’anno. Si parte giovedì 25 marzo.

Dante Alighieri

Dante Alighieri

Arezzo, 23 marzo 2021 - Giovedì 25 marzo in tutta Italia sarà celebrato il “Dantedì”, una iniziativa del Ministero della Cultura per celebrare quella che molti studiosi indicano come la giornata nella quale il grande Dante Alighieri iniziò il suo viaggio nell’aldilà della Divina Commedia. Nel 2021 il Dantedì ricade proprio nell’anno in cui si ricordano anche i 700 anni dalla morte del sommo poeta, e dunque un’occasione in più per celebrarne la grandezza artistica e letteraria. Montevarchi insieme a tutto il sistema culturale della città (Comune di Montevarchi, Accademia Valdarnese del Poggio, Museo Paleontologico, Museo di Arte Sacra, Il Cassero per la Scultura e Ginestra Fabbrica della Conoscenza) sta allestendo un ricco programma di eventi e di iniziative che si svolgeranno nell’arco dell’anno (letture, conferenze, spettacoli musicali e teatrali, presentazione di libri, concerti) in vari luoghi della città e del territorio. Il programma che sarà presentato nelle prossime settimane prende il titolo di “ L’amor che move il sole e l’altre stelle – Montevarchi celebra Dante”.

Agli enti già menzionati nell’arco dell’anno potranno aggiungersi anche altre associazioni considerando che l’anno dedicato a Dante è tra i temi presenti anche all’interno del bando per i contributi aperto in queste settimane fino al 3 aprile p.v. Intanto il 25 marzo si svolgeranno a Montevarchi due eventi distinti. Il primo si svolgerà alle ore 11 in diretta streaming sul canale Facebook del Comune di Montevarchi dalla Sala della Filanda della Ginestra con la lettura del Canto XXVII° dell’Inferno da parte del Prof. Massimo Seriacopi e la lettura del Canto V° del Purgatorio da parte del Prof. Marco Sterpos. Interverranno il Sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini e saranno collegati via Skype alcune classi dell’Isis Benedetto Varchi che presenteranno alcuni loro lavori. La scelta del Canto XXVII dell’Inferno e del Canto V del Purgatorio non è casuale, perché attraverso il racconto di due figure importanti come Guido da Montefeltro (nel girone dell’Inferno) e del figlio Bonconte da Montefeltro (nell’Antipurgatorio), Dante spiega anche i motivi per cui una persona sarà dannata e l’altra avrà la possibilità della salvezza eterna, concentrandosi sulla conclusione dell’esistenza terrena dei due protagonisti. In Bonconte, la manifestazione di un pentimento vero e sentito, anche se tardivo, induce Dio alla misericordia e alla sottrazione della sua anima dalle mani del diavolo.

Il padre Guido è invece finito tra i dannati per colpa del Papa Bonifacio VIII che, secondo Dante, lo convinse perfidamente a dargli un «consiglio frodolente» garantendogli un’impossibile assoluzione preventiva: egli fu così ghermito da un demonio che affermando a ragione che non si può insieme volere e pentirsi «per la contradizion che no’l consente» lo trascinò nell’ottava bolgia dove sono puniti appunto i consiglieri fraudolenti. Dunque in questi due Canti grazie agli episodi che riguardano padre e figlio, si evidenzia chiaramente anche la differenziazione forte introdotta da Dante tra la sua concezione dell’Inferno e quella del Purgatorio. Il secondo evento, sempre online, è curato dal centro Culturale Ginestra Fabbrica della Ginestra con il titolo “Ginestra legge Dante” con iniziative per adulti e bambini e avrà durata 3 giorni.