La Pieve di San Pancrazio riapre per turisti e visitatori

La splendida chiesa di Cavriglia ospita i resti di un affresco raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Lorenzo e, probabilmente, Pancrazio, riconoscibile nelle vesti di giovane romano.

La Pieve di San Pancrazio

La Pieve di San Pancrazio

Arezzo, 08 luglio 2021 - Quest’estate la Pieve di San Pancrazio è pronta ad accogliere turisti e valdarnesi, offrendo due aperture settimanali con visite guidate gratuite. Saranno i volontari dell’associazione “Cavriglia for you” ad accompagnare i visitatori ogni giovedì dalle 17.30 alle 19.30 ed ogni sabato dalle 10:30 alle ore 12:30, per l’intero periodo estivo. Non è necessaria la prenotazione ma sarà sufficiente recarsi presso la Pieve negli orari indicati. I visitatori saranno accolti da volontari e potranno conoscere la storia di uno degli edifici più particolari del territorio cavrigliese. La Pieve di San Pancrazio costituisce nella zona l’unico esempio di chiesa plebana con presbiterio sopraelevato, al quale si accede tramite una scala in pietra. E’ inoltre possibile ammirare i resti di un affresco raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Lorenzo e, probabilmente, Pancrazio, riconoscibile nelle vesti di giovane romano. ur modificata nel corso dei secoli, la Chiesa presenta, al suo interno, delle singolari caratteristiche architettoniche.

Le frammentarie notizie storiche giunte fino ai giorni nostri non ci permettono di tracciare un quadro esaustivo, ma sono sufficienti per risvegliare l’interesse per questa Pieve di campagna diversa da tutte le chiese plebane presenti in Valdarno. All’esterno la facciata è caratterizzata da due brevi scalinate convergenti che conducono alla porta d’ingresso, rialzata rispetto al piano stradale. La zona tergale dell’edificio colpisce invece per la condizione di asimmetria causata dalla mancanza di uno degli absidi laterali. La Pieve di San Pancrazio costituisce nella zona l’unico esempio di chiesa plebana con presbiterio sopraelevato, impostato sulle volte di copertura di una cripta. Questa risulta divisa in tre piccole navate da colonnine, sormontate da capitelli, sui quali poggiano le volte a crociera della copertura della suddetta cripta. Vi si trovava un fonte battesimale monolitico molto antico; ma non era quello originale in quanto proveniente dalla badia vallombrosana di Montescalari, situata nel Comune di Greve in Chianti, e ora restituito ai legittimi proprietari. Sull’architrave della porta che dalla cripta immette nella cella della torre campanaria è ancora visibile un’iscrizione con la data: anno 1147. Al presbiterio si accede mediante una scala in pietra addossata alla parete di destra dell’unica navata. Nel catino absidale si trovano i resti di un affresco raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Lorenzo e, probabilmente, Pancrazio riconoscibile nelle vesti di giovane romano. La presenza della cripta ha portato qualche studioso a ipotizzare che il luogo di culto possa essere stato fondato da una comunità monastica e successivamente trasformato in chiesa plebana, ma forse la storia di questo luogo di culto è un po’più complessa. Nell’estate di rinascita anche sotto il profilo turistico, il Comune di Cavriglia offre quindi un’alternativa di attrazione per gli appassionati di storia e non solo.