Folla di ragazzine alla libreria Edison per incontrare il principino del web

Marco Cellucci, ballerino sui social e ora scrittore, è stato ospite del Giardino delle Idee con il suo libro "Tutto si può ballare", il suo segreto per affrontare i momenti brutti

Folla alla libreria Edison

Folla alla libreria Edison

Arezzo 28 ottobre 2018-  Folla di ragazzi e soprattutto ragazze davanti alla libreria Edison di piazza Risorgimento per l’incontro con il principino del web Marco Cellucci. Principino non a caso visto che i suoi follower, tre milioni per ora, si chiamano principi e principesse in omaggio al libro del “Piccolo Principe” una delle letture preferite da questo personaggio che impazza sui social e su you tube, Marco Cellucci. A solo 15 anni Marco insegna ai suoi coetanei, ma forse anche ai grandi, la sua filosofia, “I momenti brutti si possono affrontare ballando” dice con il sorriso sulle labbra e la freschezza di un adolescente e dispensando abbracci e autografi.

Una scuola di pensiero che dopo tanti video postati su you tube sono diventati un libro “Tutto si può ballare” (Fabbri editori), da subito tra i più venduti nella classifica ragazzi, presentato sabato alla libreria Edison per la rassegna del Giardino delle Idee di Arezzo, intervistato da Sara Nocciolini. Marco Cellucci, solo 15 anni e già una star del web, una sorta di Billy Elliot tecnologico che balla su Tik Tok (ex Musical.ly), la piattaforma dove esprime la sua passione per la musica e il ballo con performance seguitissime in tutto il mondo. Avendo studiato danza per dieci anni, sa perfettamente come muoversi, e ha utilizzato poi questa esperienza per muoversi anche nel mondo dei social, e ci è riuscito, visto il grande successo. Un libro in cui Marco racconta di sé, dei sui sogni e progetti ma anche delle fatiche e delle paure dell'adolescenza. Inoltre, grazie a consigli e immagini specifiche, il lettore potrà imparare "dal maestro" i trucchi del  mestiere per essere un vero muser e realizzare video perfetti.

“La vita, come il rumore, ha dei picchi belli e brutti, e bisogna saperli ballare tutti - spiega Marco - io non sono mai stato fermo, neanche quando qualcuno voleva bloccarmi. Le mie gambe mi hanno portato lontano quando qualcuno tentava di sbarrarmi il passo, facendomi sentire goffo e insicuro, facendomi cadere. E tutte le volte che sono caduto, è stato un rumore a farmi rialzare. La voce di un amico. Una risata della mamma. Il suono del mio nome, pronunciato da chi mi vuole bene. Perché chi si ama crea una musica fantastica.”