Al via ieri sera "Motumundi", il festival su clima e ambiente a Cavriglia

Molti gli argomenti affrontati nel corso del dibattito: dall’acqua come fonte di vita alla sostenibilità ambientale, economica e sociale come bussola per lo sviluppo.

La prima di "Motumundi"

La prima di "Motumundi"

Arezzo, 15 febbraio 2021 - Taglio del nastro simbolico ieri sera dell’edizione 2021 di “Motumundi”, il festival su clima e ambiente che si è aperto al Teatro Comunale di Cavriglia e andrà avanti fino a domenica 17 ottobre. Molti gli argomenti affrontati nel corso del dibattito: dall’acqua come fonte di vita alla sostenibilità ambientale, economica e sociale come bussola per lo sviluppo. L’evento si è aperto con la lectio magistralis del professor Cosimo Solidoro, direttore della sezione oceanografica dell’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale “Acqua, oceani, vita!” sul palco con Roberto Vitale, Presidente di Motumundi, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, Sindaco di Cavriglia, Eugenio Giani, Presidente della Giunta regionale, Angelica Carnelos, responsabile affari istituzionali Enel Centro Italia ed Elena Nappi, Sindaco di Castiglione della Pescaia. Il sindaco Sanni è partito dal processo di industrializzazione che ha caratterizzato il Comune di Cavriglia nei decenni passati, con la coltivazione della lignite xiloide e le conseguenti ferite nel paesaggio toscano e ha sottolineato come, negli anni, le buone pratiche delle amministrazioni abbiano risanato il territorio grazie, per esempio, al recupero e alla riconversione di una parte delle discariche minerarie o alla realizzazione di uno dei parchi fotovoltaici più grandi d’Italia. Strategico, anche per lo sviluppo futuro di quest’area, il ruolo di Enel.

Angelica Carnelos ha ricordato l’importanza della sostenibilità ambientale, sociale ed economica in un territorio particolare, che ha visto prima degli altri la transizione energetica. “Gli elementi chiave per la transizione verso le energie rinnovabili sono due – ha aggiunto -. Il gas e la territorialità, poiché nella transizione energetica non solo le imprese vanno accompagnate, ma anche le persone. La sostenibilità non può riguardare solo l’ambiente, ma anche l’economia perché rappresenti una possibilità di crescita. Decarbonizzazione, ambiente ed economia sono dunque la chiave di volta per il cambiamento”. La testimonianza del sindaco di Castiglione della Pescaia si è incentrata sul milione e seicentomila presenze nel 2020 e sul cosiddetto turismo sostenibile, che si è sviluppato non solo per qualità naturalistiche, ma per una particolare attenzione al “green” declinata in cura del settore agricolo oltre a quello marittimo. L’evoluzione parte, tuttavia, da solide basi scientifiche, illustrate dal professor Cosimo Solidoro nella sua lectio magistralis. “Venticinque anni fa esisteva una forte contrapposizione tra economia ed ecologia, lavoro e salute del pianeta – ha detto -. Si parlava al tempo di cambiamento, ma sembravano solo parole; oggi, invece, le parole possono essere riempite di contenuti, la contrapposizione è svanita”. Il professore ha poi voluto ricordare l’unicità del pianeta Terra che “tra circa 500 milioni di corpi nell’universo è l’unico con la vita. Gli oceani ne ricoprono circa il 70% della superficie e producono la metà dell’ossigeno che respiriamo, un respiro su due”. Ha infine evidenziato come plastica, sversamenti di petrolio, traffico marittimo, inquinamento di permanent organic pollutants, pesca intensiva, deep sea mining, e altre attività umane vadano a impattare enormemente sul territorio, in una “tragedia del bene comune, che non tiene conto del futuro e del lascito alle generazioni successive. Dimentichiamo che siamo animali che vivono in un ecosistema e dobbiamo rispettare i tempi biologici del pianeta, cerchiamo di imparare dagli errori già fatti”.

C’è poi stato l’intervento di Eugenio Giani, per il quale occorre mettere insieme chi ha la conoscenza con coloro che sono chiamati a una funzione di governo nelle istituzioni. “Le sfide poste dal cambiamento climatico sono molto forti – ha spiegato – e porteranno a fare scelte importanti, come il raggiungimento della neutralità carbonica – ossia emissioni zero – attraverso l’utilizzo di idrogeno e elettricità”. “Il compito della seconda edizione del festival è quello di declinare le dinamiche di coscienza delle nuove generazioni” – ha poi dichiarato Roberto Vitale, Presidente Motumundi – in modo da creare anche un confronto tra coloro cui appartiene il futuro del nostro pianeta e chi ha il ruolo di ricercatore o imprenditore. Il tutto ha infatti lo scopo di voler migliorare il presente sotto il profilo ambientale, con la speranza di trasformare questi appuntamenti in un matrimonio teso alla creazione di una ricetta per il miglioramento della qualità della vita”. Questa sera alle 21 seconda serata del festival: Il programma sarà aperto da un appuntamento dedicato a ricerca e tecnologia, con il libro Il pesce piccolo, una storia di virus e segreti sul tema del Covid-19, scritto da Francesco Zambon, ex ricercatore OMS. Sul palco con l’autore anche Nicoletta Dentico, della Society for international development. Modererà il giornalista de Il Venerdì di Repubblica Mattia Giusto Zanon. A seguire alle 21.45 talk show “Acqua, cibo energia. La salute del pianeta” con Susan Dabbous, giornalista EuroNews, Asmae Dachan, ambasciatrice di Pace, Giorgia Girotto, ricercatrice IRCCS Burlo Garofolo, Giulia Massolino, International Cooperation and Research Promotion (ICAP), Christiana Ruggeri, scrittrice e giornalista del Tg2 RAI.