A bordo della nave Aquarius per raccontare la vita dei migranti a fumetti

A Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo il Premio Tutino che la città del diario Pieve Santo Stefano dedica ai giovani giornalisti

Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo

Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo

di SILVIA BARDI

Arezzo 21 agosto 2018 - Una matita, un foglio bianco contro il muro della paura e della diffidenza. In quei fogli giorno dopo giorno hanno disegnato ritratti, i ritratti di uomini e donne e bambini che si trovavano a bordo della nave Aquarius, la nave bianca e arancione dove operano volontari di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere per soccorrere migranti al largo delle coste libiche. Prima il disegno di Bonaccorso poi le parole di Rizzo per raccogliere storie di vita, paure, speranze, per ricostruire identità, per entrare nei loro mondi senza spaventarli con telecamere o macchine fotografiche. Così è iniziato il reportage dei giornalisti Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo da cui è scaturito una pubblicazione graphic journalism dal titolo “Salvezza” appena edita da Feltrinelli che per la prima volta racconta a fumetti il dramma dei migranti e che si è già aggiudicata il “Premio Tutino giornalista” della città del diario di Pieve Santo Stefano che li vedrà premiare venerdì 14 settembre alle 18 durante il Premio Pieve, il premio dedicato ai giovani giornalisti.

In punta di matita Rizzo e Bonaccorso hanno instaurato un dialogo e potuto cominciare a fare domande, non solo ai migranti, ma anche agli uomini dell’equipaggio. Sono saliti a bordo dell’Aquarius il 10 novembre 2017 e ci sono stati per tre settimane per raggiungere il cuore del Mediterraneo. “Noi crediamo, quando facciamo libri di questo tipo, che si debba pensare a fare la cosa giusta” hanno poi dichiarato i due giornalisti che alle hanno scritto altre graphic novel dedicate a Peppino Impastato, Ilaria Alpi, Mauro Rostagno, Che Guevara e Marco Pantani e fiabe come “La mafia spiegata ai bambini”. Il riconoscimento, istituito dall'Archivio dei diari nel 2013 in memoria del fondatore Saverio Tutino, verrà consegnato da Gloria Argelès, moglie di Tutino durante il Premio Pieve e sarà il giornalista del gruppo Espresso Pier Vittorio Buffa e Roberto Bernabò, vicedirettore de Il Sole 24 ore per lo sviluppo digitale e multimediale, a presentare il lavoro dei due autori riflettendo sullo stato dell'arte del giornalismo in Italia e sui nuovi linguaggi della comunicazione. Prima di Bonaccorso e Rizzo hanno ricevuto il premio Tutino Giulio Regeni, Lorenzo Colantoni, Nicolò Giraldi, Giulia Bosetti e Francesca Borri.