AREZZO 16 febbraio 2012 - Nella notte fra lunedì e martedì' è morta nella sua casa di Cesa Perla Cacciaguerra. Scrittrice, traduttrice, poetessa, aveva tarsformato la sua casa in moderno salotto letterario, nel «Museo della poesia» ospitando eventi, spettacoli, concerti e diventando un polo culturale aretino. Autrice di diverse opere letterarie, in prosa e poesia, vincitrice di numerosi premi, è stata personalità di grande interesse nel panorama nazionale e internazionale della letteratura contemporanea. Nella sua casa museo ha conservato prezioso materiale, meritevole di essere
valorizzato e tramandato alle generazioni future. I funerali si terranno oggi alle 15 nella Chiesa Parrocchiale di Cesa.
 
Perla Cacciaguerra era nata a Firenze. Suo padre proviene dall’Emilia Romagna, sua madre era americana, figlia di William Morgan-Schuster di origine tedesca, il quale era noto per aver salvato le finanze iraniane per gli Stati Uniti nel 1911 e che aveva scritto un libro su questo tema con il titolo ’The Strangling of Perse’. Dopo la guerra Perla Cacciaguerra ha lavorato per il ministro Rodolfo Siviero a Firenze, il cui compito era quello di riportare nei loro paesi le opere d’arte che erano state rubate e portate in Germania. Successivamente ha lavorato a Roma per la Fulbright-­Foundation e poi per l’Onu a Ginevra.
 
Ha cominciato presto a scrivere. Il suo diario di guerra infatti va dal 1943 al 1945 (Ibiscos Editore). In seguito si è dedicata alla poesia. Fra il 1951 e il 2000 sono state pubblicate numerose raccolte di poesie, racconti e un lavoro teatrale, ai quali sono stati conferiti diversi premi letterari. Ha anche tradotto dall’americano per Mondadori l’”Antologia dei poeti negri d’America”; in collaborazione con Leone Piccioni “Per amore” di Creeley e la Scuola di New York; per Guanda le poesie di Jude Stefan e per l’”Almanacco dello specchio” alcune poesie di Philip Larkin.
Ha scritto svariati drammi radiofonici. Nel 1996 alla Eas Clazoline University sono state rappresentate per la prima volta quattro composizioni di Brett Watson con testi di Perla Cacciaguerra.

Viveva nella proprietà del padre, la fattoria della Contea di Cesa. Il podere con il nome “Campus Fugianus” era stato donato nel 843 da Carlo Magno agli arcivescovi di Arezzo.