Caprese Michelangelo (Arezzo) 11 ottobre 2011 - Rimarrà esposto nel Castello di Caprese fino al 30 ottobre il tondo in marmo raffigurante un autoritratto di Michelangelo Buonarroti. L'opera non e' stata mostrata prima in pubblico, se si esclude una giornata del 2005 al Museo Ideale di Vinci, perche' conservato nella collezione privata di una nobile famiglia toscana. Il tondo, ricorda un articolo sull'edizione on line del Giornale dell'Arte, e' stato assegnato quattro anni fa da James Beck al maestro del Rinascimento e ora l'attribuzione e' stata confermata da Claudio Strinati.

La piccola scultura ad altorilievo di 36 centimetri di diametro secondo i due studiosi sarebbe un vero e proprio autoritratto di Michelangelo: la tecnica e gli strumenti utilizzati per realizzare l'opera, secondo Strinati, non lascerebbero dubbi. Il marmo raffigura un uomo barbuto e anziano e secondo gli esperti potrebbe essere assegnato al 1545 circa e provenire dal complesso funerario della tomba di papa Giulio II realizzata da Michelangelo nella chiesa di San Pietro in Vincoli di Roma.

Spiega Strinati, gia' soprintendente di Roma e oggi dirigente del Mibac: ''La prima testimonianza documentata su questa scultura compare in una guida turistica del '700 relativa a Pisa, dove si parla di un possibile autoritratto di Michelangelo in una collezione della citta'. Ma ci sono altri indizi: la composizione chimica del marmo e' la stessa del materiale delle cave di Polvaccio, sulle Apuane, dove si riforniva abitualmente Buonarroti. Infine il ritratto potrebbe esser stato fatto con scalpelli a lame larghe e con un trapano, lavorazione compatibile con le metodologie di Michelangelo''.