Ztl in uscita, la media resta di 50 multe al giorno: stangata da un milione

Per ora la linea è la stessa dei mesi di prova: forse inferiore alle peggiori attese ma comunque pesante sul fronte delle sanzioni. Scatterà l'effetto verbali per ridurre il fenomeno?

Uno dei varchi in uscita

Uno dei varchi in uscita

Arezzo, 26 giugno 2019 - Continuiamo a passare come se niente fosse. Come se i due mesi di prova non ci fossero stati, come se non ci avessero avvertito che la festa era finita, come se uscire dal centro fosse una manovra quasi edificante. Invece no: è multa. Multa, beninteso, nel caso che uno sbuchi dai varchi fuori dal tempi massimo, cioè negli orari proibiti.

Nel caso della Ztl A, l’altra fa meno testo perché il divieto è quasi assoluto, oltre le 8.30 e prima di mezzogiorno la mattina, e oltre le 7 e prima delle 20 la sera. I dati ufficiali e precisi alla singola unità ancora non ci sono, i tempi tecnici per la misurazione dei «cattivi» e l’invio delle multe via Pec richiede qualche giorno in più. Ma le notizie che filtrano sono inequivocabili: la media resta quella di una cinquantina di multe al giorno.

Meno di quanto si temesse. In altre città italiane l’introduzione della Ztl in uscita ha portato a lacrime, sangue e proteste di piazza. Qui con il tempo siamo diventati più saggi e forse più attenti. Ma la «stangata» complessiva sarà a parecchie cifre.

Però la linea resta quella dei due mesi di prova. Non è ancora un dato definitivo, sia chiaro. Ricordiamo l’introduzione della vecchia Ztl, quella in entrata e naturalmente sempre in vigore. Il debutto era stato devastante. Con punte di multe record e in particolare con veri e propri «eroi» capaci di prendere in un giorno solo fino a dieci sanzioni, entrando dappertutto e in momenti diversi: automobilisti poi costretti a trattare per accomodare il salasso che si ritrovarono a pagare.

Capiterà lo stesso anche stavolta? L’arrivo a pioggia delle multe, almeno per chi le prende, suonerà come un campanello d’allarme più robusto di 12 anni di prove. E il passaparola potrebbe fare lo stesso. Anche perchè, ricordiamo, sono fogli rosa con i quali non si scherza: il «prezzo» è di 83 euro, riducibili a 58,10 pagando entro cinque giorni. Il resto è affidato a dei calcoli matematici che farebbero salire il conto finale ben oltre il tetto del milione.

Due calcoli? Spalmiamo la stima attuale: 50 multe al giorno da 83 euro moltiplicato 365, ringraziando il cielo che non sia un anno bisestile. A schiaffo siamo oltre il milione e mezzo di euro. Una parte avrà lo sconto dei primi 5 giorni, il numero delle sanzioni andrà calando con l’arrivo dei verbali, magari ci faremo anche più furbi.

Ma è complicato si possa scendere sotto il milione, da aggiungere naturalmente a tutte le altre multe che tradizionalmente infiocchettano il bilancio della polizia locale, comprese quelle in entrata nella città proibita. Un accanimento esagerato? Il dibattito può sempre aprirsi ma a questo punto quello che conta è aprire gli occhi: esiste un comporto, si dice dai 20 ai 30 minuti rispetto all’orario di ingresso nella Ztl, ma oltre quello non si va. E fare come se niente fosse potrebbe costarci carissimo.