Insulti alle femministe: caso Saman, Angiolini si dimette. Chiassai: "Scelta inevitabile"

La presidente pari opportunità attacca i silenzi sul delitto. Rabbia Ruscelli. Lei rimette il mandato e si scusa con le donne. Presidente della Provincia: un linguaggio inaccettabile

Rossella Angiolini

Rossella Angiolini

Arezzo, 11 giugno 2021 - Un moto d’ira per l’uccisione della giovane Saman, un post su Facebook dove non si colpevolizzano gli uomini che l’hanno uccisa ma le «femministe» che non si sono fatte sentire con l’aggiunta di «zoccole di sinistra» e sui social si scatena il putiferio. Soprattutto perché a scriverlo quel post è una nota personalità aretina, Rossella Angiolini, avvocato matrimonialista, in prima linea a difendere le donne in casi di separazioni e divorzi, nominata nel 2019 presidente della commissione per la promozione delle pari opportunità dalla presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini con il compito di «valorizzare le donne in ogni settore, che devono riuscire ad emergere ed essere imprenditrici di se stesse».

Ed è la stessa Rossella Angiolini a rimettere il suo mandato già in mattinata. E spiega su Radio Effe la sua linea. "Sono molto dispiaciuta di essermi fatta prendere dalla rabbia e chiedo scusa a tutte le donne che si sono sentite offese, è montata la rabbia per un omicidio per cui non ho visto alcuna manifestazione, rispetto a quelle per il Ddl Zan o quelle fatte in ginocchio nei mesi scorsi".  Scuse che non estende alle femministe di sinistra, "a causa dei loro silenzi sul caso Saman".

In mattinata Silvia Chiassai su Radiofly era intervenuta per chiederne le dimissioni: "Mi dispiace è una donna e una professionista di valore, ha fatto tanto contro la violenza di genere. Ma è un linguaggio inaccettabile e che non può non portare alle dimissioni e credo che lei stessa concordi con me". E in effetti è così che è stato. Chiassai ha comunque anche chiesto che l'indignazione sia in tutte le direzioni e non solo in una, "il slenzio della politica è stato evidente".

Il post non era passato inosservato già giovedì, provocando reazioni ufficiali di sdegno ma anche una serie di commenti tra chi era d’accordo con l’avvocato, aggiungendo offese alle offese alle «donne di sinistra», chi ha tirato in ballo anche gli stranieri e il movimenti Lgtb e chi invece già da ieri ne invocava le dimissioni dalla commissione.

«Un episodio gravissimo e intollerabile da parte della Presidente della commissione provinciale pari opportunità della Provincia di Arezzo - stigmatizza Eleonora Ducci consigliera provinciale e componente della commissione - non posso che chiedere le dimissioni della presidente o la sua rimozione da parte della presidente della provincia che l’ha nominata in questo importante ruolo.

Provvederò domani stesso a inviare una lettera alla presidente Chiassai. Non ci sono scuse, non c’è linguaggio colorito che tengano. C’è solo amarezza nel vedere che bassezze può raggiungere chi ha ruoli nelle istituzioni».

«Ho sempre considerato Rossella Angiolini una persona con un forte profilo istituzionale oltre che una qualificata avvocata impegnata nel diritto di famiglia e nei diritti delle donne - commenta sempre su Facebook Francesco Ruscelli segretario provinciale Pd - questo mio convincimento si è scontrato con le parole che ho letto sul suo profilo Facebook e ancora di più con i commenti che incitano alla violenza che ne sono seguiti. ‘Delitto di Saman. Ma quelle zoccole di femministe di sinistra dove sono???’.

Mi chiedo se questo linguaggio, gravemente sessista, possa essere utilizzato dalla presidente della commissione provinciale pari opportunità e soprattutto se una persona che utilizza questo linguaggio possa continuare a rivestire quel ruolo».

Anche Silvia Russo consigliera di parità e segretaria generale della Cisl commenta: «Mi occupo di diritti dei lavoratori da moltissimi anni. Sono stata negli organismi di parità di molti enti, coordinatrice delle donne Cisl toscane per 8 anni. Non posso essere annoverata come femminista di sx, né come femminista di dx. Sono fortemente ‘femminilista’, schieratissima contro ogni forma di violenza sulle donne, che purtroppo non ha pregiudizi politici di nessun colore. Stasera mi sento più triste perché la presidente provinciale del comitato pari opportunità certi epiteti non può permetterseli. Mai!»

E lancia l’hashtag #Siamotuttezoccole. L’avvocato Angiolini conferma quanto scritto e risponde: «Le zoccole della destra sono molto più coerenti di quelle di sinistra.Questo è certo» E infine» Ho un difetto, dico quello che penso. Non sono un’ipocrita e non fingo di essere buonista».