Voto, Zagami e Bonciani candidati M5S

Avrebbero presentato la candidatura alle Parlamentarie, il 16 agosto l’apertura della votazione online per la scelta di chi entra in lista

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di Federico D’Ascoli

Si dirada il panorama delle candidature aretine alla Camera e al Senato, almeno per i 5 Stelle. Ieri alle 14 è scaduto il tempo limite per presentare la propria candidatura alle Parlamentarie online del M5S che si svolgeranno dal prossimo 16 agosto.

Per la provincia di Arezzo i nomi sono quello di Francesco Zagami, 39 anni, dipendente di Ceia che ha confermato di aver presentato il suo nome al vaglio degli iscritti per la corsa a Montecitorio, mentre per Palazzo Madama il nome dovrebbe essere quello di Donella Bonciani anche se, in questo caso non ci sono conferme. L’avvocato valdarnese si era già candidata al Senato quattro anni fa.

Ha invece rinunciato a presentarsi Catia Giorni, esponente biturgense del partito di Grillo che si era presentata come sindaco alle ultime amministrative che a Sansepolcro hanno visto trionfare Fabrizio Innocenti.

Il dietrofront di Calenda che ha rinunciato al patto con il Partito democratico e gli altri partiti della sinistra spalanca le porte della candidatura (non più legata a equilibri di coalizione) a Lucia Cherici, portavoce provinciale del partito Azione.

È probabile ma non scontato che per Italia Viva possa correre nel suo collegio Maria Elena Boschi anche se le polemiche legate a Banca Etruria potrebbero spingere il leader Matteo Renzi a candidarla in un collegio fiorentino.

Se davvero l’ex ministra ai Rapporti con il Parlamento dovesse correre qui per la Camera potrebbe materializzarsi uno scontro senza esclusione di colpi con Letizia Giorgianni.

La guida del comitato vittime del salvabanche, infatti, da settimane viene indicata come prima alternativa di Fratelli d’Italia al nome di Francesco Macrì. Nome meno legato al territorio ma che può vantare rapporti privilegiati con la dirigenza regionale e nazionale del partito di Giorgia Meloni.

Su Macrì pesa infatti la spada di Damocle del processo Coingas che proprio nei giorni della campagna elettorale ripartirà e che potrebbe finire all’inizio del prossimo anno. Un impasse che potrebbe frenare anche le ambizioni di Lucia Tanti, anche se nulla a a che fare con il procedimento. In caso di condanna del sindaco Ghinelli, con la legge Severino, prenderebbe automaticamente in mano le redini del Comune. Insomma più che gli equilibri romani e fiorentini potrebbero pesare le questioni giudiziarie.