"Vorrei essere figlio di un uomo felice" Gioele Dix mattatore a cielo aperto con il suo ultimo monologo

Migration

C’è un grande prato verde e c’è un palcoscenico davanti alla sede della Fondazione Baracchi in via Bosco di Casina a Bibbiena. Un prato tutto esaurito per lo spettacolo che Gioele Dix terrà stasera (sabato 10 luglio) alle 20,30 per il cartellone casentinese "Ricominciamo 2021". Dix proporrà il suo ultimo spettacolo "Vorrei essere figlio di un uomo felice", un monologo che sfocia in molte occasioni sul piano personale e intimo. Sì perché tutti i comici parlano in fondo di se stessi, è l’unica strada percorribile per farci ridere dei difetti, dei tic, delle debolezze degli altri soprattutto se ci riconosciamo le nostre. Dix va a toccare il tema della paternità o dell’idea di paternità che sia ignorata o perduta o cercata o ritrovata.

E tocca autori legati con la storia personale e familiare dell’attore. Uno spettacolo a ingresso gratuito che è andato esaurito a pochissimi giorni dall’annuncio del cartellone. Gioele Dix, il cui vero nome è David Ottolenghi, attore, regista e autore teatrale, al teatro alla fine degli anni Ottanta affianca la carriera di comico solista frequentando gli storici locali del cabaret milanese il Derby e lo Zelig per approdare alle due fortunatissime trasmissioni televisive "Zelig" e "Mai dire gol".