Volantinaggio da "schiavi": tre euro l'ora, scattano le denunce

L’operazione dei carabinieri porta a galla un sistema di sfruttamento del lavoro, procedono le indagini. Otto o 9 ore di cammino al giorno, compensi miseri

Carabinieri

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Arezzo, 27 novembre 2020 - «Schiavi» del volantinaggio: scovati i responsabili e denunciato un clandestino che distribuiva volantini pubblicitari insieme ad altri due uomini di origine pakistana all’ingresso di un noto centro commerciale casentinese. Sono in corso le indagini per accertare quale meccanismo di sfruttamento ci sia dietro, considerati i turni massacranti ai quali spesso vengono sottoposti i cittadini stranieri nel settore pubblicitario.

Il tutto è emerso in seguito ad un’attività di controllo sul rispetto delle prescrizioni previste per il contenimento dell’emergenza sanitaria e la prevenzione dei reati in genere, avviata dai carabinieri della Compagnia di Bibbiena che hanno individuato un gruppo di uomini di origine pakistana, due dei quali residenti a Prato, intenti a distribuire volantini di una nota catena commerciale. Uno di loro è risultato non in regola con la propria posizione immigratoria e non in possesso di documento necessari alla sua identificazione.

All’esito degli accertamenti e del fotosegnalamento condotto dal nucleo operativo in collaborazione con i militari della stazione di Bibbiena, il 28enne è stato denunciato in stato di libertà per violazioni inerenti l’obbligo e il soggiorno illegale sul territorio nazionale. Al momento sono in corso ulteriori indagini per accertare la posizione del giovane nell’attività di volantinaggio.

Non è la prima volta infatti che nel settore pubblicitario vengono impiegati, in lunghi turni di cammino di 8-9 ore, con pagamenti che si aggirano intorno alle 2 euro l’ora, lavoratori stranieri non in regola con le norme in materia di immigrazione. All’esito delle dichiarazioni rilasciate infatti, sono stati denunciati per concorso in occupazione di cittadino straniero privo di titoli di soggiorno, ulteriori due connazionali, pakistani: un 19enne e un 44enne sempre residenti nel pratese, che tuttavia non erano presenti in Casentino.

L’attività di controllo che ha portato all’identificazione della «banda», aveva come obiettivo anche quello di monitorare la circolazione in funzione della zona rossa. Tuttavia non sono state riscontrate particolari criticità, solo in due occasioni sono state previste delle sanzioni per palesi violazioni del divieto di spostamento fra regioni, in particolare dall’Emilia Romagna, e del coprifuoco.

In quest’ultimo caso i carabinieri, valutate con estrema attenzione le necessità proposte per giustificare l’uscita dopo le 22, trattandosi tra l’altro di persone non stabilmente conviventi, hanno rilevato l’inesistenza dei motivi di necessità e hanno applicato le sanzioni previste.