Virus, la città in apnea per uscirne: cala la scure sugli eventi, via ai controlli

Il sindaco Ghinelli: «Stop a mercati, sagre, spettacoli, fiere, discoteche». Da oggi sopralluoghi a tappeto e senza preavviso della polizia municipale

Il sindaco Ghinelli

Il sindaco Ghinelli

Arezzo, 6 marzo 2020 - Una città in apnea prolungata. Si fa fatica a conteggiare le attività su cui si è abbattuta la scure dei divieti che ha tagliato di colpo il mercato del sabato e cancellato con la cimosa tutti gli appuntamento di spettacolo programmati per il fine settimana. E’ stato il sindaco Alessandro Ghinelli, dopo aver dato la notizia della quarantena dei 112 bambini della scuola Monte Bianco, a tratteggiare il triste marzo aretino, appena lenito dalla constatazione che non c’è nel comune, e più in generale nella provincia, alcun focolaio di coronavirus; e i contagiati sono tali perché entrati a contatto con persone venute da fuori.

«Due le circolari firmate dal prefetto - ha riferito il sindaco - una per le associazioni, l’altra per i comuni, ma dal contenuto sostanzialmente identico». La rappresentante del governo Anna Palombi, con esse, sospende ogni evento pubblico e teatrale, compreso il cinema, a meno che non possa essere rispettata la distanza tra persona e persona.

Vieta l’attività dei lunapark, dei crichi, delle sagre, delle fiere, dei mercati. Vieta le discoteche e dice stop ai concerti. Di fatto è un colpo di spugna contro ogni attività, pubblica o privata che sia, dove si venga a creare un assembramento. Sospese allo stesso modo le attività sportive a meno che non si svolgano a porte chiuse o che siano all’aperto ma senza presenza di pubblico.

«Vigileremo senza sconti - spiega Ghinelli - perché queste regole siano rispettate per intero. Domani (oggi per chi legge, ndr) predisporrò assieme alla polizia municipale un piano di interventi per sopralluoghi a tappeto, e senza preavviso, allo scopo di controllare se uno spettacolo o un evento di altro tipo proceda nel rispetto della norma. Chi sgarra commette un reato e incapperà in una pesante sanzione».

Tecnicamente al teatro o al cinema potranno comunque tenersi rappresentazioni e film, l’Uci ad esempio ha provveduto separando gli spettatori: una poltrona occupata, due vuoti, e così via. L’Eden ha invece annunciato la chiusura e anche al teatro Petrarca i due eventi previsti sono stati annullati.

Ricorda Ghinelli: «E’ saltato un concerto per violino ed è stato cancellato quello dell’Orchestra di Abruzzo. E’ una perdita economica importante anche perché, rispettando le prescrizioni, al Petrarca potrebbe entrare solo un terzo del pubblico».

E la preoccupazione riguarda anche la stagione di prosa che prevede una rappresentazione nella seconda metà di marzo, quindi con la spada di Damocle della reiterazione del decreto del governo e dunque dei divieti».

Detto che la Sba ha chiuso il palasport delle Caselle, il sindaco lancia una frecciata al presidente della Regione Enrico Rossi: «Davanti a noi sindaci ha detto di non parlare del decreto del governo e che ognuno lo interpreti come vuole. Qui ad Arezzo abbiamo le disposizioni del nostro prefetto, ma in un’altra città il prefetto potrebbe disporre diversamente. Insomma, è la solita confusione».