"Violentata e salvata dalle lucciole di strada"

La giovane dello stupro zona Esselunga racconta tutto al Gip. Accusa romeno, che nega. "Seviziata e picchiata per ore, l'allarme dal paninaro" Nella foto il Pm Pistolesi

Il Pm Chiara Pistolesi

Il Pm Chiara Pistolesi

Arezzo, 25 febbraio 2020 - Alla fine, l’hanno salvata (si fa per dire) le prostitute di strada e i loro protettori. Che l’hanno mandata dal paninaro della tangenziale perchè chiamasse la polizia. A raccogliere il racconto disperato di una ragazza della provincia, vent’anni appena: «Mi ha violentato, mi ha stuprato per ore dentro un capanno dietro l’Esselunga, mi ha picchiato finchè non sono riuscita a scappargli con una scusa».

Soggetto un rumeno senza tetto nè legge, uno che viveva di espedienti e che nel frattempo è scomparso e riapparso, rintracciato un mesetto fa dalla Squadra Mobile della questura, ma mai arrestato. Una notte drammatica di luglio, che la giovane ha finalmente trovato il coraggio di rievocare nell’aula del Gip Pierrgiorgio Ponticelli, davanti al suo avvocato Beatrice Vanni, al difensore del presunto stupratore, Domenico Nucci, e soprattutto al Pm Chiara Pistolesi, che finora nella storia di lei non ci aveva visto chiaro fino in fondo, tanto che non aveva mai richiesto un’ordinanza di custodia cautelare, nonostante la ferocia di quanto la ventenne aveva raccontato alla polizia.

Zone d’ombra che forse la ragazza ha dissipato nel suo atto d’accusa, dopo che per mesi si era sentita troppo fragile e disorientata per presentarsi in un’aula di giustizia. Stavolta no, stavolta è sembrata netta e determinata, anche quando le hanno mostrato la foto di quello che ha spiegato essere il suo carnefice: è lui, ha puntato il dito senza esitazioni.

Comincia tutto, racconta, nella zona della stazione, dopo che lei e un’amica hanno perso il treno per tornare a casa. La compagna conosce il rumeno, uno che bazzica un’area tra le più pericolose del centro. Lui offre ospitalità a tutte e due, ma al casotto dell’Esselunga giunge solo la ventenne, in stato confusionale perchè è ancora sotto l’effetto di uno spinello, forse più di uno.

La prima parte della serata è normale: il protagonista divide il rifugio di fortuna con altri disperati, si mettono a cena tutti insieme. Poi, però, lui manda via con un cenno tutti gli altri, resta solo con la ragazza, la violenta senza troppi complimenti, dopo essersi chiuso dentro. Solo alle due di notte, escono insieme per prendere un po’ d’aria, lui cerca le sigarette, lei riesce a sfuggirgli e a scappare fino alle piazzole delle prostitute.

Il resto è noto, anche se fa un certe effetto sentirlo ripetere dalla viva voce della vittima (presunta fino a quando non ci sarà una sentenza). Inutile dire che il rumeno nega tutto, parla di rapporto consensuale. Lo fa adesso, perchè all’inizio era sparito, sembrava rientrato in patria. Invece l’hanno trovato e ora rischia grosso. ©