Vedovini vola, Elia cambia cavallo, Rauco e Parsi bene: caccia al 5 ma fioccano anche i 2

S.Andrea accelera con il leader e Marmorini. Scortecci "frena", stabili Vanneschi e Innocenti. I test della Chimera. E un concerto sospende le prove

Porta Crucifera in azione

Porta Crucifera in azione

Arezzo, 18 giugno 2019 - Ore 00.30. Porta Crucifera prova perfino l'ebbrezza delle prove interrotte per un concerto.Il pubblico sciama fuori, invade la lizza sul lato di via Vasari, ma i registi della manifestazione sono costretti per qualche minuto a sospendere le carriere per evitare un guaio. Mentre il pubblico della musica e quello della Giostra si sfiorano, forse per la prima volta.

E vediamo i risultati della serata di prove in casa rossoverde. La linea è quella generale, con poche eccezioni: i cavalieri crescono ma l'effetto giugno continua e per qualche giorno la caccia al 5, che pure continua assillante, si perde spesso tra punteggi più bassi. Difficile ricordare una sessione di prove con tanti "2" e perfino qualche avventurosa escursione dalle parti dell'uno secco, punteggio che un tempo non ti escludeva del tutto dalla vittoria ma oggi sì.

A Porta Crucifera in 40 minuti è una vera gragnuola di colpi: Carlo Farsetti vuole che i suoi "annusino" il bersaglio e glielo fa puntare e colpire a ripetizione. Lorenzo Vanneschi continua il suo menage complesso con Carlito Brigante, un gran cavallo ma "creativo", di quelli dai quali ti aspetti sempre qualche sorpresa. E i rtisultatio vanno un po' in altalena. Partenza ottima, due 4 ma vicini al 5, lì dove la differenza la fanno i millimetri. Poi scivola sul 3 e sul 2. A quel punto, a rischio di scatenare qualche gelosia equina, salta in sella a Rosa de Moscheta: ed ecco arrivare un bekl 5 e un 4 a ridosso del centro.

Più regolare la serata di Adalberto Rauco, come Parsi in crescita progressiva: in sella a Pia, che sembra esserlo di nome e di fatto, piazza subito un 5 in apertura, di quelli che fanno felici i capitani, visto che sabato in Giostra ogni cavaliere ha un'occasione sola e quella deve capitalizzare. Lui se ne prende anche una seconda, stavolta è 4 vicino al 5 ma si sa, è la prima risposta quella che conta, specie se positiva. Però anche lui vuole provare il brivido del "tradimento", sale su Romina de Moscheta e prende un altro 4.

Intorno ci sono gli altri cavalieri in azione. Niccolò Paffetti su Mela prende un 4 verticale, un 4 pieno e poi un 3. Filippo Fardelli sulla sua fidatissima Yuma per la prima volta da domenica non prende il 5, ma dimostra di crederci, perché piazza due 4 vicini al 5 e in mezzo un 3. E c'è gloria anche per Manuele Lumachi, in sella a Leo Bar Remedy: un 3, un 4 e un 2, ma si sa, i punteggi di quest'anno sono un carosello di numeri da fare invidia agli obelischi di Mimmo Paladino.

Ore 22.56 Sant'Andrea fa sul serio. E Vedovini più di tutti, nell'anno che potrebbe sancirne non la grandezza, ormai forgiata negli anni, ma l'ennesimo balzo in avanti sul filo dei risultati, essendo ad un passo dall'aggancio a Martino Gianni nel numero di lance vinte e da Alessandro Vannozzi nel numero dei centri in gara. Ma viaggiano sul 5 anche Tommaso Marmorini, Saverio Montini e completa la sua traversata verso il centro anche Matteo Brunu, che lo "copre" con un tiro che fa scattare l'applauso in tribuna.

Ma vediamo i risultati di quello che è uno dei grandi favoriti della Giostra e che, ricordiamo, si gioca quest'anno l'occasione storica di salire da solo in testa all'albo d'oro. Disarmante la prova di Enrico Vedovini: che con il suo Conte Darko infila due centri e così risponde alla grande a Gian Maria Scortecci che nelle prime due giornate di prove era andato un filino meglio di lui.

Al suo fianco Tommaso Marmorini, ancora con Sibilla: parte maluccio, perché un 3 è il punto più basso fatto in questi giorni, ma subito dopo torna sul 5 e infine su un che è proprio a ridosso del centro. Non contento cambia cavallo, prende Astuzia (che era un cavallo di Andrea Vernaccini) e sfiora di nuovo il centro.

Già in tiro i titolari e in crescita continua le riserve, che poi saranno anche i titolari della provaccia. Saverio Montini dopo il doppio 5 di lunedì cambia cavallo, sale su Tracy Kiss e infila un 4 vicino al 5. E lascia al collega la soddisfazione del centro; è proprio Matteo Bruni, malgrado la carriera con Urbino e non su Soraya, a piazzare il colpo vincente, raccogliendo l'applauso dei tifosi personali che lo seguono passo passo in queste giornate che lo stanno facendo salire nei "piani alti" del quartiere biancoverde.

Ore 22.06. Porta del Foro si inventa la serata sperimentale. Una sorta di laboratorio nel quale testare le seconde selle, tutti quei cavalli che tra lunedì e martedì erano rimasti in scuderia o almeno nell'ombra. Anche un modo per nascondersi un po' nelle ore in cui i riflettori sembrano accendersi sul quartiere "cenerentola" ma impegnatissimo per risalire la china?

Ma vediamo i risultati interessantissimi di questo laboratorio. Intanto prosegue l'escalation di David Parsi, che era partito un po'  in trincea lunedì sera per poi risalire martedì. Stasera ha portato in piazza Fanny ed Eveline: una scelta tutta al femminile ma che lo premia. Parsi con Fanny infila due 4 ma anche un 5 che non fa mai male. Le cose vanno ancora meglio su Eveline: perché prima centra il 5 e poi un 4 vicinissimo al centro.

E il suo partner dell'avventura di sabato tutta al giovanile? Gabriele Innocenti schiera Nonna Isa e già il nome è promettente o quantomeno rievocativo, il che nonguasta. Nonna Isa regala a Innocenti un 3 di apertura ma subito dopo un 5 e un 4 molto vicino al 5.

Quindi ecco le riserve, che dalle parti di Porta del Foro sono spesso e volentieri talenti in crescita. E' il caso di Roberto Gabelli, che con Oliver prima centra un 4 vicino al 5, un 4 verticale e un 5 pieno.

Spazio anche a Niccolò Scarpini, almeno lui rimane sul classico Jerez de la Frontera: un vicino al 5 e un 4. Infine ecco Tallurino o meglio Francesco Rossi: rinuncia al Rocky che negli ultimi giorni ne aveva indicato la crescita. Per la prima volta in settimana non colpisce il 5 ma prende un 4 vicino al 5 e quindi due 4 pieni. Non ci sono i fuochi artificiali ma la conferma che il quartiere sta lavorando a tutto campo, pronto a non lasciare nulla di intentato per spezzare il lunghissimo digiuno degli ultimi anni.

SANTO SPIRITO. La colombina non vola ma continua le sue prove tecniche di volo. I cavalieri si slanciano contro il buratto, Scortecci sempre bene ma frena un po'nei punteggi dopo la performance dei primi due giorni, Cicerchia va a fasi alterne, le riserve crescono, fino alla performance a 16 anni (e mezzo) di Niccolò Pineschi: un centro che resterà nel suo album dei ricordi.

Ma vediamo il bilancio completo della terza giornata di prove per il quartiere gialloblù, comunque uno dei grandi favoriti della lizza. Elioa Cicerchia con la sua Olimpia continua a cercare equilibri e assetti giusti: e visto che il cavaliere, formidabile stoccatore degli ultimi anni di Saracino, non ha mezze misure, anche stavolta si muove tra il 2 e il 5. Semmai gli resta una preoccupazione: ogni sera cilecca un po' la prima carriera e chissà che questo non dipenda proprio da certi problemi con il nuovo cavallo calato nella piazza che conta

Pioi cambia cavallo: che sia un tentativo di trovare qualcosa di più adatto in vista della contesa di sabato? Finora aveva concentrato tutti i suoi sforzi proprio su Olimpia, ma stasera ha testato ancheh Danny: e in questo caso la partita sembra iniziare meglio, due 4 ma entrambi vicinissimi al 5, che poi nei fatti è casa sua, essendo uno specialista del bersaglio grosso.

Gian Maria Scortecci sembra avere meno problemi con Doc, però per una serata frena appena sui punteggi. Cambia poco sulle carriere, traiettorie quasi perfette nello stile che il cavaliere ormai ha imposto alle sue performance. Poi il risultato conta poco: c'è anche un 2, anche se vicinissimo al 5, seguito da un quattro sempre a ridosso del "pomodoro" e infine un 4 appena sopra. Ma non sembra davvero che Scortecci possa preoccuparsi in vista di sabato.

Ma alla fine le migliori notizie arrivano dalle riserve: una su tutti, Niccolò PIneschi a 16 anni e mezzo in sella a Tony ha piazzato un 5 seguito da due quattro. E ci sarebbe da controllare se di record si tratta, vista la giovanissima età.

Il fratello Elia per non essere da meno va anche lui sul 5, anche se il punteggio mai tanto ricorrente come quest'anno, il 2, è toccato anche a lui.. Ne sa qualcosa Elia Taverni, che quel punto tanto odiato lo centra due volte, ma lo correda di 4 e 5, che segnalano come possa esserci un altro mondo, che poi è quello solito.