Vannetti: "Via le tasse locali o le nostre aziende affonderanno"

Il presidente Confartigianato: «Misure straordinarie per un periodo straordinario». Problemi di ripartenza: «Ripresa della produzione con una riduzione fiscale»

Ferrer Vannetti

Ferrer Vannetti

Arezzo, 10 aprile 2020 - «Via le tasse locali qui affoghiamo tutti». Non usa mezzi termine Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato.

Vannetti, non basta la proroga... «E’ un pannicello caldo che semplicemente sposta il problema in avanti».

Qual è il punto? «E’ che le aziende dovranno comunque pagare anche per un periodo di inattività completa».

Ma c’è un problema generale di tenuta dei conti... «Se un imprenditore ha sempre pagato onorando il patto con lo stato, ora che è in difficoltà lo stato dovrebbe a sua volta onorare il patto venendogli incontro».

E così anche i Comuni? «Vogliamo vedere anche da parte loro l’attuazione di misure straordinarie. Ho indirizzato una lettera a tutti i municipi della provincia di Arezzo per supportare le imprese nella battaglia economica che segue e seguirà quella sanitaria».

Attraverso la cancellazione della fiscalità in questo periodo... «Ci sono altri Comuni italiani che già hanno annunciato provvedimenti di emergenza per aiutare le imprese, in particolare, ma non esclusivamente, quelle chiuse per decreto del presidente del consiglio».

Nel dettaglio cosa chiede? «L’esenzione per tutte le attività rimaste chiuse e per l’intero 2020 dal pagamento della Tassa sull’occupazione del suolo pubblico e dell’imposta sulla pubblicità. Per i rifiuti si chiede che possa essere utilizzato il periodo di dilazione dei pagamenti per procedere alla revisione del regolamento comunale al momento in modo da prevedere una riduzione percentuale della tassa per le attività rimaste chiuse».

E con i bilanci dei Comuni come la mettiamo? «Comprendo difficoltà na dobbiamo ragionare intorno a questi problemi a un livello diverso».

L’Imu... «L’immobile è un bene strumentale su cui non possiamo pagare un’ulteriore tassa nel momento in cui l’attività è sospesa. Ci confronteremo con le associazioni di Confartigianato della Toscana per interloquire con Anci e con la Regione per coordinare le decisioni tassazione locale a un livello più alto».

Lei è un imprenditore impegnato in più settori, come descrive la sua situazione in questo momento? «Sono fermo con tutte le attività. L’azienda principale di legname è completamente bloccata anche se ho regolarmente pagato i miei dipendenti e anticipato pure soldi a fornitori in difficoltà».

Poi c’è l’immobiliare... «Ho un’azienda anche in questo ramo, che devo dire? Non ho riscosso un centesimo dagli affitti».

Tutto bloccato, ma ritiene che l’attività in un modo o nell’altro debba ripartire? «Non c’è alcun dubbio, ogni giorno chiamo i nostri riferimenti nazionali per capire se ci sono novità. A oggi niente di niente».

Ma basterà ripartire? «No se la ripresa della produzione non sarà accompagnata da una riduzione fiscale».