Valdarno Bike Road. Il progetto va avanti. Consegnata la cartellonistica ai comuni

240 km di strade "bianche" da percorrere in bicicletta in mezzo alla natura e ai borghi del Valdarno.

Valdarno Bike Road

Valdarno Bike Road

Arezzo, 03 giugno 2020 - L’epidemia da Covid, quest’anno, ha assestato un colpo durissimo al turismo, ma i progetti di promozione vanno comunque avanti e nelle settimane scorse è iniziata la consegna della cartellonistica stradale della Valdarno Bike Road, una rete di percorsi ciclabili che consentirà di valorizzare l’intera vallata, attraverso la conoscenza di strade secondarie di grande fascino che attraversano borghi e paesaggi suggestivi a cavallo tra la piana dell’Arno, le dolci colline, i “canyon” delle Balze e le pendici del Pratomagno. La consegna prosegue spedita e nelle ultime settimane il materiale è stato consegnato ai comuni di Cavriglia e di Bucine, due territori di grande potenzialità che ospitano, ogni anno, decine di migliaia di turisti. A Cavriglia sono 17 i cartelli segnaletici installati lungo due percorsi che interessano la cosiddetta “Porta del Chianti”. “La via della lignite” e “la via dei fossili”, che congiungono i borghi cavrigliesi al fondovalle. Adesso rappresentano un'ampia area ciclabile che valorizza l'intero Valdarno, dando nuova vita a strade secondarie dal grande fascino. I cartelli sono installati ad ogni bivio.

Anche a Bucine tutto è pronto per la partenza del progetto, con la Valdambra al centro degli itinerari. L’iniziativa è frutto dell’ingegno di due imprenditori valdarnesi, Alessio Papi e Francesco Fabbrini, ed è stato immediatamente sposato dalla Confcommercio. Un’idea partorita in seguito anche al grande successo, sempre crescente, della “Marzocchina”, la ciclo storica che a settembre 2020 arriverà alla sua ottava edizione. Il progetto dell’area ciclabile è portato avanti anche con il patrocinio di Regione Toscana e Comuni di Bucine, Castelfranco-Pian di Sco, Cavriglia, Laterina-Pergine Valdarno, Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini. Il progetto si articola in più step: strategie comunicative on line e off line, mappe escursionistiche con le cartografie dei tracciati e un portale web dedicato ( www.valdarnobikeroad.it ) .

Sarà realizzata anche un’apposita app. Certamente, l’arrivo dell’epidemia da Covid è stata un’autentica doccia fredda anche per gli operatori del turismo, ma con la riapertura delle frontiere l’auspicio è che possa essere recuperata una fetta di presenze. Sono 240 i km del Valdarno Bike Road, con l’installazione di 150 cartelli sui tracciati ciclabili che attraversano piccolo paesi e paesaggi di rara bellezza come le colline del Chianti, le Balze, le pendici del Pratomagno e l’ex area mineraria di Santa Barbara. Nel circuito di Valdarno Bike Road sono comprese anche le oasi naturalistiche in cui sorgono gli invasi e gli impianti idroelettrici Enel Green Power di La Penna e Levane, due importanti opere a livello tecnologico e architettonico che rappresentano un valore aggiunto per l’ecosistema fluviale dell’Arno e per la produzione di energia rinnovabile. Il cicloturismo è un segmento in forte crescita: secondo l’ultimo rapporto di Isnart – Legambiente le presenze cicloturistiche rilevate in Italia nel 2018 ammontano a 77,6 milioni, pari all’8,4% dell’intero movimento turistico. Ovvero, oltre 6 milioni di persone hanno trascorso una o più notti di vacanza utilizzando la bicicletta. E le presenze dei cicloturisti sono aumentate del 41% nel quinquennio 2013-2018