Vaccinazioni contro l'influenza, testimonial anche Emiliano Testini

Il ds dell'Arezzo si è vaccinato insieme al dg della Asl Enrico Desideri e ad alcuni giornalisti

Emiliano Testini

Emiliano Testini

Ci hanno messo la faccia per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della vaccinazione antinfluenzale. I “testimonial” sono alcuni giornalisti, il direttore sportivo dell'Arezzo Emiliano Testini, l’addetto stampa dell'Arezzo Luigi Alberto Dini e il direttore della Asl Toscana sud est Enrico Desideri. Questa mattina, con ritrovo al Polo unico per le vaccinazioni di viale Cittadini (vicino al Consultorio e all’asilo Bucaneve), si sono sottoposti a vaccinazione per promuovere questa opportunità e per sottolinearne l’importanza.

“Ci ha fatto piacere aderire a questa iniziativa perché possiamo veicolare un messaggio positivo e di esempio tra la popolazione – hanno dichiarato i partecipanti – Ringraziamo il personale della Asl per la disponibilità e la professionalità con cui ci hanno accolti e invitiamo gli aretini a sottoporsi a vaccinazione contro l’influenza, soprattutto coloro che appartengono alle categorie a rischio”.

Il picco massimo di influenza è previsto a inizio gennaio, quindi è consigliato immunizzarsi tra novembre e dicembre. Vaccinarsi è un segnale di tutela della propria salute ma anche di rispetto nei confronti di chi è vicino, dato che può essere contagiato a sua volta. L’influenza può avere inoltre esiti potenzialmente funesti, come nel caso delle persone “fragili”, anziani o con patologie croniche.

La vaccinazione è raccomandata e viene offerta gratuitamente alle persone di età pari o superiore ai 65 anni e a persone affette da patologie che possono aumentare il pericolo di complicanze da influenza (donne in gravidanza, diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie croniche, metaboliche, oncologiche). E’ gratuita anche per gli addetti al pubblico servizio, bambini in età pediatrica con patologie a rischio, personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali fonte d’infezione virale, familiari a contatto di soggetti ad alto rischio e da quest’anno i donatori di sangue.Nella stagione 2017-2018 in Toscana sono stati diagnosticati 63 casi gravi in soggetti ricoverati in terapia intensiva, e ben 15 decessi.