"Un uomo sotto il treno": suicidio in galleria, 23 corse cancellate, ferrovia in tilt

Dalle 10 la linea lenta vicino Bucine riaperta quasi alle 15. Difficoltà a individuare l'identità della vittima: 59 anni, era della zona. 350 passeggeri rifocillati

I treni bloccati

I treni bloccati

Arezzo, 19 gennaio 2019 - La tragedia in pochi secondi, nella galleria «Ambra», a poca distanza dallo scalo ferroviario di Bucine. Attorno alle 10 di ieri un bucinese di 59 anni è stato travolto dal regionale veloce 2307 partito dalla stazione di Santa Maria Novella alle 9.04 e che pochi minuti prima aveva sostato a Montevarchi, rimettendosi in marcia verso il capoluogo aretino. Percorsi si e no trenta metri all’interno del tunnel, il macchinista ha avvertito l’urto con un ostacolo imprevisto, qualcosa o qualcuno sui binari. Ha frenato immediatamente e appena il convoglio si è fermato si è reso conto che il locomotore aveva investito un uomo al quale l’impatto non ha dato scampo. Terribile la scena che si è presentata agli occhi del conducente.

La morte è stata istantanea e gli inquirenti ritengono che si sia trattato di un gesto estremo del valdambrino. E mentre la circolazione ferroviaria sulla linea convenzionale veniva subito interrotta, sul posto arrivavano le forze dell’ordine, Polizia di Stato del Commissariato montevarchino, Polfer e Carabinieri, i Vigili del Fuoco e i volontari della protezione civile bucinese. Proprio questi ultimi, insieme ai pompieri e al personale di Rete Ferroviaria Italiana si sono prodigati per assistere e rassicurare i viaggiatori sulle carrozze rimaste per metà sotto la volta buia.

Ben 350 passeggeri, rifocillati con acqua e generi di conforto, hanno atteso di essere trasferiti con l’ausilio di una pedana mobile sul treno di riserva predisposto dalle Ferrovie e fatto giungere da Arezzo. A bordo GLI operatori di Trenitalia e Rfi incaricati di gestire l’intera operazione, regolata da rigorose procedure di sicurezza. Tutto si è concluso verso mezzogiorno. Nel frattempo procedevano gli accertamenti per risalire all’identità della vittima, che è stata chiarita solo a metà pomeriggio, dopo una serie di controlli incrociati, scoprendo che si trattava di una persona residente non lontano dal luogo del dramma.

Inevitabili i contraccolpi subiti dal traffico andato letteralmente in tilt sulla direttrice da e per Firenze. Fin dai primi momenti successivi all’incidente si è disposto il blocco del transito interrotto sino alle 14.30 con numerose cancellazioni di corse sulla tratta. Per limitare i disagi sono stati predisposti 4 autobus sostitutivi tra San Giovanni, Montevarchi e Arezzo e nelle principali stazioni gli addetti del servizio Customer Care e delle biglietterie hanno fornito assistenza ai passeggeri.

Una mattina da tregenda in ogni caso perchè a vario titolo sono stati coinvolti 13 treni a lunga percorrenza che hanno registrato ritardi fino a 15 minuti e 31 Regionali: 23 sono stati cancellati totalmente o per una parte del tragitto; per 8 si sono prodotti ritardi compresi tra 10 e 80 minuti. I treni hanno ripreso a viaggiare alle 14.30 al termine dei rilievi dell’autorità giudiziaria, ritrovando la normalità nel pomeriggio.