Un pomeriggio dedicato alla poesia all’Istituto di Agazzi

La letteratura si unisce alla finalità benefica nell’ultima opera firmata dallo scrittore casentinese

Giulio Locatelli, Essere fragile

Giulio Locatelli, Essere fragile

Arezzo, 5 giungo 2023 – Un pomeriggio dedicato alla poesia all’Istituto di Agazzi. L’appuntamento è fissato per domenica 11 giugno quando, alle 16, la sala convegni della struttura alle porte di Arezzo ospiterà la presentazione dell’ultima fatica letteraria del casentinese Giulio Locatelli: la raccolta di testi poetici dal titolo “Essere fragile”.

L’opera è nata dall’unione tra una serie di componimenti scritti dal 2014 al 2023 e, pagina dopo pagina, va a scandire i tempi di un ideale viaggio interiore in cui l’autore accompagna alla scoperta di sensibilità, sentimenti e fragilità interiori.

La bibliografia di Locatelli vanta già saggi storici, i due romanzi “L’uomo di Haiti” e “Portami a casa”, e la raccolta di poesie “Una rosa all’alba” pubblicata nel 2014. Questa produzione è stata ora arricchita da “Essere fragile” che è stato strutturato in quattro parti corrispondenti alle quattro fasi del giorno e, simbolicamente, a quattro fasi della vita dell’uomo (“Primo sole”, “Mezzodì”, “Vespro” e “Tenebre”).

La suddivisione è funzionale per riunire poesie capaci, con i loro versi, di esprimere sensazioni e stati d’animo differenti da ricondurre a uno specifico momento della giornata. La presentazione dell’11 giugno, arricchita dalla lettura di alcune poesie e da un rinfresco, sarà a partecipazione libera e sarà ospitata in un luogo volto a richiamare la finalità benefica che ne ha sostenuto la pubblicazione.

L’intero ricavato della vendita, infatti, verrà devoluto in sostegno alle attività del servizio Start dell’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi rivolto a persone con disabilità intellettive con l’obiettivo di garantire il diritto a una vita di qualità, partecipata, autodeterminata e inclusa nella comunità. «Questa raccolta - spiega Locatelli, - riunisce poesie intime frutto di quasi dieci anni di scrittura dove viene espressa la fragilità, l’incertezza e la debolezza dell’essere umano davanti al mondo e alla vita.

I versi trattano questi sentimenti ma, allo stesso tempo, contengono un invito a reagire, a combattere, a mantenere lo sguardo dritto nelle tempeste della quotidianità. In quest’ottica, la presentazione all’Istituto di Agazzi è significativa perché questa struttura rivolge professionalità, servizi e trattamenti verso chi è più fragile per promuovere una vita di qualità.

Allo stesso modo, la scelta di devolvere l’intero ricavato al servizio Start vuole essere un’occasione di ringraziamento e di vicinanza a questa preziosa attività».