Un mese alla Giostra Tre quartieri di rincorsa

Il 4 settembre si torna in piazza dopo la vittoria di Santo Spirito a giugno. Cavalieri e cavalli: come si può colmare il divario con Cicerchia e Scortecci

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di Sonia Fardelli

Un mese esatto alla Giostra di settembre. Porta Crucifera, Porta del Foro e Porta Sant’Andrea non dovranno sprecare nemmeno un minuto per potersela giocare con Porta Santo Spirito. Tutti e tre nelle stesse condizioni e senza avere, guardando appunto quello che è successo nella Giostra di giugno, troppe cose di cui vantarsi. Facendo un’eccezione solo per il biancoverde Tommaso Marmorini che sul fido Conte Darko il suo dovere l’ha fatto. Gianmaria Scortecci e il suo Doc sono sempre ad altissimi livelli, ma Conte Darko è molto più semplice e facile da gestire sulla lizza.

Oggi il livello si è alzato notevolmente, centrare il cinque è obbligatorio ed il cavallo deve essere senza imperfezioni a meno che non abbia un super giostratore sulla sella. Un buon soggetto da Giostra deve avere un galoppo lineare e piatto.

La falcata e la velocità giusta per non "dondolare" e consentire al suo giostratore di tirare senza troppi rischi al cinque. L’esordio di quattro cavalli e di due giostratori nella Giostra di giugno hanno pesato fortemente sui punteggi. Ne sa qualcosa Saverio Montini che per correggere il cavallo ha rischiato il peggio e poi alla fine ha colpito il due ed è stato penalizzato per carriera lenta. Forse era sicuramente più indicata, con giostratore e cavallo esordienti, una partenza "assistita" di quelle che Formelli è capacissimo di impostare. Vedi quello che ha fatto con Leonardo Tavanti alla prova generale. E se Syria è il cavallo migliore, tolto Conte Darko, presente nelle scuderie biancoverdi l’impronta dell’allenatore nella Giostra di settembre dovrà essere molto più forte. Cavalli da registrare anche a Porta del Foro. Francesco Rossi con il suo Rocky, con il quale aveva più volte colpito il cinque nella prova generale, in Giostra ha fallito. Ha fatto la carriera più veloce di tutti, ma precisione sul tiro non c’è stata. Si è vista l’intenzione di colpire il cinque, ma il pomodoro era troppo lontano. Davide Parsi con Nuvola ha preso il quattro al termine di una prestazione senza gloria e senza infamia. Ma Nuvola è anche la classica cavalla che, come si dice in gergo, "ti frega". Sembra facile farle fare buone carriere, ma solo il suo giostratore sa le difficoltà che può creare. Allora è da chiedersi se è il soggetto giusto per colpire il cinque in piena tranquillità.

Stessa domanda va posta riguardo ai due cavalli di Porta Crucifera: Romina per Adalberto Rauco e Pinocchio per Lorenzo Vanneschi, entrambi esordienti a giugno ed entrambi Avelignesi o meglio Haflinger come vengono chiamati adesso.

Adesso che tutti nei quartieri si sono resi conto (anche con l’avvento dell’antidoping), che è controproducente usare cavalli insanguati e veloci come anglorabi e purosangue inglesi, è tuttavia il caso di domandarsi se il cavallo Avelignese abbia la falcata giusta per dare ai giostratori quella precisione millimetrica sul tiro che serve oggi per uscire vincitori dalla piazza. Il cecchino della lizza Elia Cicerchia, che pur utilizza una cavalla di questa razza, può dare meglio di qualsiasi altra persona la risposta giusta. Questa è tante altre sfide aspettiamo dalla Giostra di settembre. Sicuri che saprà regalarci ancora colpi di scena ed emozioni. Nonostante la manifesta superiorità dei due giostratori di Santo Spirito.