Uffizi, il legame funziona Proroga e 25mila visitatori

La collaborazione sta dando buoni risultati: la maternità fino al 6 gennaio. E’ la terza esposizione di successo e altre ne arriveranno nei prossimi anni

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Visto il grande successo la mostra "Donne e Madonne al tempo dell’attesa", allestita all’interno del Castello dei Conti Guidi di Poppi, è stata prorogata fino all’8 gennaio 2023.

Da luglio ad ottobre infatti, sono stati ben 25mila i visitatori arrivati in Casentino. La mostra, la cui curatrice è la professoressa Alberta Piroci, è organizzata nell’ambito del progetto Terre degli Uffizi, curato dalle Gallerie insieme a Fondazione CR Firenze all’interno dei rispettivi programmi Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei.

Incentrata sull’iconografia della maternità intesa come principio del mondo ed essenza dell’amore, l’esposizione ruota intorno al dipinto attribuito al pittore fiorentino Santi Pacini raffigurante l’Eremita Torello da Poppi nell’atto di benedire una donna in avanzato stato di gravidanza. La grande tela è stata restaurata proprio in questa occasione ed è accompagnata da dipinti provenienti dai monasteri casentinesi e da un gruppo di opere in prestito dalle Gallerie degli Uffizi.

Un vero e proprio successo per il Comune di Poppi, frutto della collaborazione con Le Gallerie degli Uffizi e la Fondazione CR Firenze che in precedenza aveva permesso di realizzare altre due importanti esposizioni " Nel segno di Leonardo. La tavola Doria dagli Uffizi al Castello di Poppi" nel 2018, mentre lo scorso anno "Nel segno di Dante. Il Casentino nella Commedia" che fece registrare un boom di presenze con oltre 27mila visitatori.

Una collaborazione con gli Uffizi che si spera possa continuare anche nel 2023 per altre iniziative.

"La mostra è stata prorogata fino all’8 gennaio sia per l’alto numero di visitatori, sia perché avvicinandosi il Natale offre la possibilità di poter godere della visione di due tavole molto significative, raffiguranti la Natività, conservate nel monastero delle domenicane di Pratovecchio – spiega la curatrice Alberta Piroci – il tempo dell’attesa e quindi dell’Avvento, è tempo di riflessione e speranza per l’umanità intera e il tema della maternità accomuna tutti i popoli. La mostra inoltre ha permesso di recuperare una tela raffigurante il beato Torello da Poppi in atto di benedire una donna in avanzato stato di gravidanza, restaurata per l’occasione, solitamente conservata nell’abbazia di Vallombrosa, che per il soggetto raffigurato rappresenta un unicum nella storia dell’arte".

Fino al 23 dicembre i visitatori potranno quindi ammirare l’esposizione, dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 18, dal 24 dicembre all’8 gennaio invece, tutti i giorni dalle 10 alle 18.