Uffizi del Carnevale, tra sfilate e stufato

L’antica tradizione risale al 1600 e si svolgerà ogni domenica fino al 19 febbraio: non mancherà la pietanza tipica sangiovannese

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di Massimo Bagiardi

Una delle più belle tradizioni cittadine, la cui origine risale addirittura alla fine del 1600, che ritorna a pieno regime dopo due anni a causa delle note vicende legate alla pandemia.

Sono stati presentati ieri mattina a San Giovanni Valdarno a palazzo comunale gli Uffizi del Carnevale, manifestazione unica nel suo genere che si svolge durante le cinque domeniche precedenti il martedì grasso, ovvero l’ultimo giorno di carnevale.

Ma cosa sono, nello specifico, gli Uffizi? Il termine Uffizi - come spiegato da Don Luigi Torniai parroco della Basilica di Santa Maria delle Grazie - è da comprendere nell’accezione ecclesiastica, ossia con il significato di ufficiare, recitare l’uffizio o celebrare l’uffizio dei defunti con offerte che spesso consistevano in cera, denaro o quant’altro necessitasse all’oratorio di Santa Maria delle Grazie per le celebrazioni in suffragio dei defunti. Era infatti in questa chiesa che le sette compagnie di suffragio, createsi nella seconda metà del XVII secolo, confluivano nel periodo di carnevale per ricordare i propri cari e non solo. Il contesto si trasformò in un periodo di festa, tant’è che tutt’oggi al termine della sfilata del carroccio con paggetti in costume, in pieno centro storico, dopo la Messa, si consuma nei saloni della Basilica un pasto a base di pietanze locali tra tutte il piatto per eccellenza della cucina sangiovannese: lo stufato. Il primo uffizio è andato in scena lo scorso 22 gennaio, seguiranno poi questa domenica quello di Santa Lucia, l’Uffizio dell’Industria, del Vicariato e l’Uffizio delle Donne o della Provvidenza che concluderà il tutto domenica 19 febbraio.

Nel pomeriggio delle ultime due domeniche di carnevale, inoltre, sfileranno in Corso Italia i carri della Società del Carnevale Sangiovannese con bambini, ragazzi ed adulti in costume. "Siamo davvero felici di tornare a vivere gli Uffizi del Carnevale per come li conosciamo da sempre", ha dichiarato il sindaco Valentina Vadi.

"Nella riscoperta delle nostre origini, delle tradizioni, delle nostre radici affondano l’identità di una comunità, il suo riconoscimento e la sua coesione. Un ringraziamento a tutti gli enti e le associazioni che collaborano per la riuscita della manifestazione". Il commento di Antonella Morali, dell’associazione Liberarte: "E’ il terzo anno che ci occupiamo di coordinare l’organizzazione della sfilata del corteo storico.

L’entusiasmo e il grande apprezzamento che ogni volta riceviamo ci ripaga di tutta la fatica precedente. I costumi vengono presi a noleggio da una sartoria fiorentina e sono ispirati a modelli del 1600 perché la prima documentazione degli Uffizi risale proprio al 1675.

Durante le cinque domeniche distribuiamo anche volantini che spiegano e attestano la storia di questa antica tradizione".

Alla conferenza stampa di presentazione anche Carlo Bucciolini per il Concerto comunale, Carlo Artini in rappresentanza degli stufatari e Giulia e Marcello in costume storico.

Per prenotare il pranzo ai saloni è necessario rivolgersi direttamente ai Camarlenghi o alla Parrocchia di San Lorenzo e San Giovanni Battista.

Gli Uffizi del Carnevale sono organizzati grazie alla collaborazione fra l’Ente basilica, l’associazione Liberarte, l’associazione Pro Loco di San Giovanni Valdarno e il Comune che patrocina l’evento.