Uccise il padre a fucilate, slitta il verdetto del Riesame

I giudici devono stabilire se Giacomo Ciriello, 18 anni, può restare nella casa famiglia o deve tornare in carcere come chiede il pm. Il delitto a fine febbraio a Lucignano

Giacomo Ciriello

Giacomo Ciriello

Arezzo, 16 giugno 2017 - Il tribunale del Riesame di Firenze si è riservato di decidere se Giacomo Ciriello, il diciottenne che il 26 febbraio scorso uccise il padre a Lucignano con un colpo di fucile, puà restare ai domiciliari nella casa famiglia Camerata di Firenze o se deve tornar in carcere come chiede il pm Laura Taddei che aveva presentato appello contro la concessione dei domiciliari stessi. Il provvedimento del Riesame dovrebbe essere reso noto fra lunedì e martedì. 

L'avvocato di Giacomo, Stefano Del Corto, chiede la conferma dei domicilairi che a suo giudizio sono pena fflitiva adeguata, non sussistendo il pericolo di una reiterazione del reato nei confronti della madre che peraltro vive a Monte San Savino e quindi a un centinaio di chilometri di distanza. Di parere opposto il pm Laura Taddei per la quale invece il rischio di reiterazione continua a sussistere. All'inizio della prossima settimana la decisione.