Turismo, il vero aumento è del 25%: il top in Toscana, è l'effetto Natale

Balzo in avanti sia delle presenze che degli arrivi. Ma le altre città toscane restano lontane: siamo ancora allo 0,97% del totale regionale. Solo due su dieci in albergo

OI_8621468_112729

OI_8621468_112729

Arezzo, 27 marzo 2019 - Pisa forse ci aveva sperato: ma dovrà riprovarci tra un anno. Al «gran premio» del turismo 2018, beninteso, la città della Torre è andata benissimo: ma al primo posto c’è Arezzo. Un piccolo errore della Regione, subito riparato. E che lancia gli ottimi risultati di un anno da incorniciare. La sintesi? Le presenze sono passate da 375.863 a 469.448: fate pure il calcolo, magari meglio della Regione, e viene fuori un aumento del 24,9%.

Più o meno sulla linea anche gli arrivi: da 195.664 a 239.802. In questo caso l’aumento è del 22,6%. Dei balzi vertiginosi. E che confermano un trend tutto in salita. Perché nel 2014 eravamo a 277.200 presenze. Significa che in quattro anni la crescita è stata del 69%. Due le osservazioni. La prima è che alle spalle di questo primato non può non esserci l’effetto Natale. Purtroppo i dati regionali faticano ad arrivare nella loro completezza.

Ci privano per ora dei risultati delle altre zone della provincia, anche se sembrano molto generosi con il Valdarno aretino: ma è un fronte sul quale sarà bene non sbilanciarsi, in autunno c’era stata la protesta di tanti comuni, Cortona in testa, ritrovatisi citati per dati ancora provvisori. Però è francamente difficile che non sia stato il Natale il tigre nel motore. L’altro elemento? Vietato sedersi. Ancora i dati.

Il totale delle presenze in Toscana è stata di 48.198.474. Arezzo pesa per lo 0,97%. Un altro salto in avanti, un anno fa eravamo fermi allo 0,81, figuriamoci nel 2014. La forbice si è stretta, considerando che la media di aumento di presenze in Toscana è stata «solo» del 3,8%. Però restiamo lontanissimi. Il dato del 2017 vedeva Firenze al 30%, Livorno, al 18 e passa, Grosseto al 13, Siena quasi al 12%, Lucca ad un 8% scarso, perfino Prato e Pistoia oltre il 6%.

E noi a battercela in zona salvezza con Massa e con Carrara. I numeri assoluti e le percentuali sono migliorate, la classifica ancora no. E un ultimo dato, suggerito dall’assessore Marcello Comanducci giustamente soddisfatto di questo primo bilancio: ormai solo 2 turisti su 10 si fermano negli alberghi. Gli altri rafforzano agriturismi e bed and breakfast. Che si moltiplicano, a fronte degli aumenti di arrivi. Il turismo sta cambiando pelle. Ma la vera notizia è che noi la stiamo vendendo cara per farci sotto.