Turismo del foliage Magia dei colori al Parco

I maggiori tour operator europei da giorni ormai stanno consigliando visite all’area protetta

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di Francesca Mangani

E’ in arrivo il foliage e il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi si tinge di rame, vinaccia, miele, ruggine e oro, facendo schizzare in alto il numero delle presenze e delle interazioni sulle pagine social e il sito internet. L’eccezionale biodiversità, con oltre quaranta specie di alberi, produce un’esplosione di colori sulle foglie assolutamente insolita nel panorama europeo. E’ così che i maggiori tour operator europei ma non solo, consigliano qualche giorno nell’area protetta casentinese dove l’autunno trasforma in un grande spettacolo più dell’80% del Parco, la porzione ricoperta di foreste.

A richiamare ondate di turisti appassionati di natura, è anche il periodo centrale della stagione riproduttiva del cervo, con i maschi di questo imponente animale che in questi giorni sono particolarmente visibili con i loro "vociferi". Il richiamo potente del maschio dominante si sente a chilometri di distanza, nell’intento di difendere il proprio harem dalle avances di giovani cervi in cerca di una fugace esperienza amorosa. Sono oltre 600 gli iscritti che da ieri hanno preso parte al censimento, tornato dopo due anni di stop a causa della pandemia. E questa mattina gli iscritti avranno la possibilità di partecipare ad un incontro con la figura simbolo della resistenza dei popoli indigeni dell’Amazzonia contro la deforestazione e l’assalto delle economie predatrici che minacciano l’integrità dei suoi ecosistemi e la vita delle sue comunità, Adriano Karipuna.

L’incontro pubblico è alle 11,15 ai Fangacci di Campigna, sul crinale tosco romagnolo. Karipuna, parteciperà anche alla rilevazione notturna del cervo e del lupo. "Adriano Karipuna è ormai diventato un amico del nostro Parco – ha spiegato Luca Santini presidente del Parco – la sua visita assume un significato particolare alla luce dell’impegno che condividiamo verso la conservazione della biodiversità, la tutela delle foreste evolute e la salvaguardia della dimensione culturale che si collega agli ecosistemi complessi. Alti livelli di qualità ambientale sono il presupposto per la vita degli animali, e quindi anche dell’uomo".