Turismo a -70%: ora un piano per ripartire

Le agenzie incoming del territorio hanno riaperto i loro uffici con molte preoccupazioni. "Incertezze sulla presenza degli stranieri"

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Passare da un +30% di previsioni di crescita per il 2020 ad un attuale -70% di perdite è stato un attimo. Il Covid-19 ha spazzato via la grande fetta dell’economia cortonese: il turismo. Alla riapertura dei confini nazionali ed esteri le incertezze sul piatto restano molte. Lo sanno bene le agenzie di incoming del territorio che hanno riaperto i loro uffici con molte preoccupazioni sul futuro. "L’Italia ha riaperto ma il resto dell’Europa ancora no – commenta Vittorio Camorri, titolare dell’agenzia Terretrusche – Siamo molto dispiaciuti della scelta di paesi come la Danimarca che non riaprirà i confini fino al 31 agosto e che notoriamente sono nostri affezionati clienti. Ancora tante incertezze anche su paesi come Belgio e Inghilterra altri mercati a noi cari. Senza considerare la fetta di turisti proveniente dall’America di cui ad oggi non sappiamo date di ripresa". Camorri cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno e guarda con interesse anche al mercato italiano.

"Stiamo cercando di farci conoscere e apprezzare – sottolinea – e qualcosa si sta muovendo, almeno per i prossimi weekend. Le richieste cominciano ad arrivare anche per qualche soggiorno più lungo in luglio ed agosto. In Europa c’è qualche prospettiva nel mercato svizzero". Preoccupazioni ed incertezze anche per Angela Bucaletti una delle titolari dell’agenzia Travel Ideas in Tuscany da sempre molto orientata al mercato estero. "La situazione è difficile – spiega Bucaletti – e pensare che le prospettive del 2020 ad inizio anno si attestavano ad un incremento del 30%. Molti clienti hanno già rimandato il loro soggiorno al 2021, altri stanno attendendo di capire la situazione e cancellare semmai in seguito. Il mercato italiano non è facile. La richiesta maggiore è per ville con piscina, ma gli italiani chiedono forti sconti che non sempre si riescono ad ottenere. A soffrire sono le nostre proposte all’interno del centro storico per cui non c’è richiesta".

Non sono solo le strutture ricettive vuote a preoccupare, visto che intorno al turismo ruotano moltissimi servizi e professionalità. "Oltre al forte calo di prenotazioni quest’anno abbiamo lasciato a casa una trentina di stagionali – racconta Andrea Bruni proprietario della agenzia Hill Town Tour – e tra loro ci sono chef, Ncc o guide che impiegavamo per dare ai clienti molti servizi accessori come cene a tema in villa o visite turistiche nelle cantine. Il turismo non è molto interessato a queste proposte. Sarà una stagione difficile, ma che ci deve servire a mettere il punto e a capire dove vogliamo andare. Credo che Cortona abbia bisogno di ritrovare un turismo di maggiore qualità senza rincorrere i numeri".