Truffe online, duplice operazione antifrode dei Carabinieri

Identificati e denunciatio due soggetti dediti alle truffe online

Montevarchi

Montevarchi

Arezzo, 31 gennaio 2022 - A Montevarchi i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno inferto un ennesimo colpo alle truffe online,  piaga dei tempi moderni, soprattutto in questi anni di pandemia, in cui il volume degli acquisti è cresciuto esponenzialmente. Anche in questo caso, come altre volte constatato, i truffatori hanno cercato di sfruttare a proprio vantaggio aspetti connessi con l’evoluzione tecnologica, che invece è – chiaramente salvo manipolazioni – un aspetto positivo dei tempi moderni.

Da queste nuove vicende – in cui, fortunatamente, i presunti rei sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri alla Procura della Repubblica di Arezzo – emerge ancora una volta la necessità che i cittadini valutino con attenzione tutte quelle situazioni in cui si trovano di fronte ad offerte troppo convenienti. In entrambi i casi, da parte degli investigatori è stato infatti evidenziato il medesimo modus operandi, ormai tristemente “ricorrente” nelle indagini incentrate su questo genere di delitti: la pubblicazione di un inserto su una piattaforma digitale di vendite online, proponendo in vendita un oggetto particolarmente ambito, a un prezzo particolarmente vantaggioso. Una volta ricevuta la manifestazione d’interesse, al malcapitato di turno viene richiesto un pagamento anticipato, salvo poi trovarsi di fronte alla brutta sorpresa: la merce non verrà mai consegnata, oppure non sarà corrispondente a quanto riportato nell’inserzione.

Entrambe le odierne indagini sono state portate a termine dai Carabinieri della Stazione della frazione montevarchina di Levane. Nel primo episodio, tutto è iniziato quando la vittima designata – un appassionatissimo cicloamatore originario del luogo – effettuando delle ricerche su una piattaforma digitale di scambio online di un popolarissimo social network, si è imbattuto nell’inserzione relativa ad una bicicletta mountain-bike a pedalata assistita. Questi mezzi, oggi estremamente popolari, anche e soprattutto in Valdarno possono raggiungere quotazioni di svariate migliaia di Euro, e sono insostituibili per godere al meglio dei territori collinari e montuosi del Chianti e del Pratomagno, negli itinerari estremamente cari alla parte offesa. È così immaginabile l’entusiasmo del malcapitato cicloamatore, che sull’annuncio online si è visto chiedere “soli” 500 €, somma che lo stesso ha immediatamente provveduto a bonificare. Salvo poi, attendere in vano l’invio della tanto desiderata bicicletta, mai giunta a destinazione.

Al malcapitato, resosi conto del raggiro, non è restato che rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Levane, i quali, partendo dalle informazioni fornite dalla vittima in sede di denuncia, sono riusciti a ricostruire il circuito truffaldino. Dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, infatti, gli investigatori dell’Arma dei Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del probabile truffatore, una donna residente in Campania. La donna, già gravata da alcuni analoghi precedenti di polizia, è stata deferita per truffa in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo. Gli accertamenti investigativi condotti dai Carabinieri di Levane hanno consentito di far luce su un altro caso analogo, relativo ad un ulteriore annuncio di vendita online, pubblicato sulla medesima piattaforma commerciale. Stavolta cambiava il bene offerto in vendita, virando dal merchandising sportivo alle nuove tecnologie.

Difatti, l’annuncio fraudolento in questo caso riguardava uno Smartphone APPLE di ultima generazione. La parte offesa – che successivamente ha denunciato il tutto ai Carabinieri della frazione montevarchina – è stata così indotta a perfezionare un bonifico di 400 € a titolo di pagamento, salvo poi vedersi recapitare una scatola vuota. Oltre al danno, la beffa. Stavolta, però, è andata male alla truffatrice. Anche in questo caso, una donna residente in Campania, che è stata a sua volta deferita per truffa in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.