"Tuo figlio è stato arrestato": serie di truffe agli anziani. Denunciato un giovane

E' un ventiquattrenne ritenuto responsabile di una serie di truffe consumate con la tecnica del cosiddetto “falso arresto”

Polizia

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Arezzo, 2 agosto 2022 - La Polizia di Stato ha denunciato, al termine di una fulminea attività investigativa,  un ventiquattrenne ritenuto responsabile di una serie di truffe consumate in danno di anziani con la tecnica del cosiddetto “falso arresto”.

Una telefonata, la minaccia che i figli sarebbero finiti in galera se non avesse pagato l’avvocato, peraltro ben disposto a raggiungerla presso la sua abitazione per ritirare i soldi e i preziosi necessari per la loro difesa.

Così una vedova 87enne di Santa Margherita Ligure è stata raggirata e costretta, per salvare i figli “arrestati per averla combinata grossa”, a consegnare tutti i suoi averi, compresa la fede del defunto marito con incisa la data delle nozze.

Ma stavolta l’odioso reato è stato stroncato: la signora, accompagnata dal figlio, ha denunciato immediatamente l’accaduto ai Carabinieri di Santa Margherita Ligure, che hanno diramato le ricerche del giovane a tutte le forze di Polizia.

Si sono messe, quindi, in moto le pattuglie autostradali della Polizia Stradale di Firenze e Arezzo, che, perfettamente coordinate dal Centro Operativo Polizia Stradale, hanno intercettato, lungo l’autostrada del sole, un’auto sospetta, una Fiat 500L e, con una collaudata manovra a tenaglia, l’hanno fermata in sicurezza in una piazzola di sosta.

In un primo momento  il conducente, un 24enne con numerosi precedenti di Polizia, ha fatto il vago, quasi sorpreso da tanta attenzione, ma i poliziotti, anche stavolta, non si sono fatti incantare e hanno scoperto all’interno del cruscotto dell’auto, occultato tra i cavi elettrici, un involucro contenente 36 monili in oro, 1 orologio Rolex e 5.700 euro in contanti; tra questi anche le fedi nuziali dell’anziana signora.

Così, in attesa di approfondire le indagini per accertare la provenienza di tutta la refurtiva sequestrata, per poterla restituire ai proprietari, il giovane è stato denunciato e il messaggio ai malintenzionati lanciato: gli anziani non si toccano.