di Marco Corsi E’ iniziata male la settimana per i pendolari del Valdarno. Questa volta i problemi si sono registrati sulla linea ferroviaria del tratto tra Valdarno e Arezzo a causa di un guasto che si è verificato nei pressi del capoluogo. È accaduto ieri mattina poco dopo le 6 e la circolazione ha subito forti rallentamenti. Sono intervenuti i tecnici per ripristinare la situazione ma nel frattempo i treni dell’Alta Velocità e gli Intercity hanno subito ritardi fino a 35 minuti, a parte il convoglio R 18733, in partenza da Firenze Santa Maria Novella alle 5,30 con arrivo ad Arezzo alle 6,50, che ha registrato un maggior tempo di percorrenza di 60 minuti. Per i Regionali anche cancellazioni o limitazioni di percorso. La circolazione è tornata regolare attorno alle 8. Come spesso accade in questi casi, non sono mancate lamentele sui social, anche se in maniera più velata rispetto ad altre occasioni, dato che si è trattato di un guasto tecnico risolto, tutto sommato, in tempi piuttosto brevi. Ma la criticità di ieri si somma a quelle in atto, da tempo, anche in direzione Firenze. Il pendolarismo verso il capoluogo è notevolmente maggiore e ogni mattina, dalle stazioni di Montevarchi e San Giovanni, sono centinaia i valdarnesi che si recano nel capoluogo per studio o per lavoro. La recente cabina di regia istituita dalla Regione, nei giorni scorsi si è occupata proprio della tratta interessata e ha coinvolto i sindaci della vallata. Prossimamente saranno ascoltati anche i viaggiatori. Parte dei treni su cui salgono i pendolari sono compresi nel contratto di servizio fra Regione Umbria e Trenitalia, in quanto coprono la tratta Firenze-Foligno. Per questo la Regione Toscana ha avviato rapporti con la Regione Umbria per affrontare insieme monitoraggio e analisi del servizio ed adottare soluzioni per migliorare la puntualità di questi convogli. Laddove, comunque, si registrano criticità, è necessario migliorare il sistema di comunicazione con un’informazione puntuale in tempo reale e con aggiornamenti nell’evolversi della situazione: la durata del disagio, l’arrivo dei treni, il ritardo accumulato o le alternative di viaggio. Per questo, a breve, sarà istituito un tavolo ad hoc in cui siederanno, con la Regione, i gestori e "Muoversi in Toscana", il servizio che informa gli utenti sul trasporto pubblico locale. Negli ultimi mesi, sul complesso dei treni e su entrambi gli instradamenti (ovvero linea storica lenta e linea direttissima) l’indice che misura, senza escludere alcuna causa di ritardo, la puntualità dei convogli fra Firenze e il Valdarno, è stato dell’83,4 per cento nel mese di agosto, dell’82,3 per cento a settembre, dell’85,4 ad ottobre, dell’ 85,1 a novembre e dell’84,7 a dicembre. Tradotto significa che circa il 15 per cento dei treni, ogni giorno, ha un ritardo superiore ai cinque minuti. Numeri giudicati insufficienti. Sulla linea lenta, nel corso del 2022, vi sono state numerose criticità, infrastrutturali e tecnologiche, in particolare fra Montevarchi e Arezzo, che hanno portato a pianificare interventi di risanamento di alcuni tratti di binario e la sostituzione di impiantistica. I lavori si sono svolti di notte, ma hanno comunque condizionato l’andamento del servizio, anche per ritardi nella chiusura dei cantieri , con disagi anche rilevanti sui treni di prima fascia.