Torna la musica della movida

San Francesco riparte dal jazz In piazza Grande serate di classica

di Alberto Pierini

EZZO

Non hanno bisogno di termoscanner, se non altro perché "giocano" a cielo aperto. Al massimo gli ci vorrà il classico misuratore di decibel, quello al quale spesso e volentieri è rimasta impiccata la musica in piazza. Ma la musica torna. La musica della movida, il cacio sui maccheroni nei fine settimana che brulicano di clienti e di tavolini.

In cabina di regia gli stessi locali, affiancati dall’associazione commercianti. L’estate rischia di essere minore, con le ferie tagliate e i risparmi al lumicino? E loro provano a disegnare la vacanza dietro l’angolo. In un cartellone spontaneo, che si affolla di giorno in giorno di appuntamenti e di eventi.

E che parte proprio stasera, dalla piazza più piccola: non a caso piazzetta, Sopra i Ponti per la precisione. Occhio alla data: giovedì. Perché la linea prevalente è proprio quella di valorizzare un terzo giorno della settimana. Già il venerdì e il sabato marciano in forze, nel tutto esaurito di strade e piazze. E così i commercianti tentano di portare al sicuro un altro pezzetto di calendario.

Stasera a tutto jazz e soul, nella piazzetta ritagliata tra i Portici di via Roma e il Corso. Che soffre lo stato di abbandono della galleria verso via Madonna del Prato ma si è trasformata in un punto frequentato: l’ideale per la musica, meglio se soft come il jazz e il soul possono garantire.

Nel cartellone si è già incardinata anche piazza Grande, che quest’anno non lascia niente al caso. La Casa della Musica con Confcommercio e i locali lancia due serate, stavolta addirittura di mercoledì: il 22 e il 29 luglio, Musica ma non solo, Ci sarà fissa la voce recitante di Silvia Martini, il 22 un quartetto d’archi guidato da Edoardo Rosadini, il 29 la fisarmonica di Ivano Battistoni. Un primo appuntamento centrato su Mozart, un secondo su Verdi: ma poi tutto sarà molto più contaminato, in un programma che unito al fascino della piazza più bella non va perso.

Ma se piazza Grane suona i suoi pianoforti, San Francesco si attacca alle sue campane. Riprende in mano dopo anni il progetto della musica di sera, che aveva coltivato quasi in solitaria per tante estati: qualche protesta dei residenti, qualche risposta piccata ma anche l’attenzione della gente. Le date non sono ancora in calendario: dovrebbero scorrere nei giovedì d’estate, dal primo disponibile in base ai permessi alla fine di agosto. Il sogno dei locali è quello di partire il 16 o al massimo il 23 ma questo lo vedremo in diretta.

Mentre Sant’Agostino riaccende i motori dell’Aurora: che ha perso un anno ma non la voglia di fare spettacolo, sia pur nei limiti imposti dal Covid. Prima serata giovedì prossimo dedicata ad Enzo Gradassi e al libro a cui aveva lavorato fino alla morte, scritto insieme a Santino Gallorini. E poi poesia, carillon di fiabe, il grande folk che lì è di casa sia d’estate che d’inverno, la danza: e un ambizioso concerto finale dedicato alle "songs" e al jazz. Jazz che diventa la colonna sonora dell’estate, forse perché più solitario del pop, forse perché più ovattato del rock.

Ma siamo solo all’inizio. Via Crispi per partire aspetta il semaforo verde alla chiusura del traffico anche di giovedì: non è scontato che arrivi ma nel caso sono pronti a lanciare piccole band e attrazioni. E così quella rete di strade che sono saltate in corsa sulla movida e che vorrebbero dare un motivo in più alla gente per uscire. Fino al primo agosto, la notte bianca dei saldi, la "cerniera" tra le rarefatte ferie di luglio e le strane ferie di agosto. In cui gettarsi come se fosse un mese normale: al massimo con un controllino al termoscanner.