Tirolesi per sempre: firmato l'accordo per altri tre anni di mercatino natalizio

Intesa tra la società che unisce gli operatori e l'Ascom: partenza il 16 novembre e conclusione a Santo Stefano. Una baita in più, ritoccate le cifre

I VOLTI DI NATALE_10177994_040331

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Arezzo, 24 marzo 2019 - Hanno detto sì. O forse hanno detto «ia» ma la sostanza alla fine non cambia. Piazza Grande suggella le nozze tirolesi. L’idea nata in punta di piedi, cresciuta in punta di folla, diventa uno degli eventi aretini con il maggior numero di edizioni. La società «Tyrol Event», quella che guida i banchini di Natale, ha firmato per altri tre anni: prolunga la «ferma», si sarebbe detto un tempo in gergo militare. Ma nei fatti prolunga la festa.

Una festa che nel 2018 ha fatto «scopa», calamitando qui oltre un milione di presenze, anche se ancora non ci sono i dati ufficiali. Gli organizzatori già a fine corsa avevano respinto al mittente le avances degli altri pretendenti, Siena in testa: ora la firma impegnativa. Tre anni: quindi fino al Natale del 2021 piazza Grande continuerà a proporre questo curioso mix medievale-altoatesino, sorta di contaminazione nel nome dei buoni affari. Il rinnovo è in sostanza nelle condizioni precedenti. Un ritocco alla spesa che gli operatori del nord dovranno sostenere, anche a fronte degli incassi e del successo della manifestazione.

E un’intesa che è siglata a inizio marzo comporta una promozione in larghissimo anticipo. Novità? Ci sarà una nuova baita. Sarà allestita a ridosso del pozzo, quindi nella prosecuzione naturale della cassa che già governa gli affari della baita principale.

Sarà riservata ai dolci, in un trionfo di strudel e sapori nordici. Non ci sarà il banco della cioccolata protagonista di tutte le edizioni, anche perché il suo titolare inizia una nuova avventura addirittura oltre oceano. Date? Sostanziale conferma di quelle del 2018: l’apertura sarà sabato 16 novembre, la chiusura ancora una volta per Santo Stefano, il 26 dicembre. La giunta e la Fondazione speravano in un prolungamento fino a gennaio, per non indebolire la città di Natale nell’ultima parte della corsa. Ma anche stavolta non sembrano essercene le condizioni.

Ce ne sono invece a iosa per rafforzare l’evento: la Thun, ad esempio, starebbe pensando ad una partecipazione diretta dell’azienda, cosa rarissima negli altri eventi natalizi. Ed è solo l’inizio. Poi c’è il piano di rafforzamento che l’Ascom sta progettando insieme all’assessore Marcello Comanducci e alla Fondazione. Non solo per il rilancio del mercatino di San Jacopo, sul quale il Comune è impegnato in prima battuta, ma anche per estendere il villaggio oltre piazza Grande. Le idee ce ne sono e non solo in cima al Prato, dove dovrebbe essere ripetuta l’esperienza riuscita di pochi mesi fa, tra ruota panoramica e pista di pattinaggio.

Una razionalizzazione degli spazi che consenta anche agli operatori locali di partecipare ad un evento fondamentale nei bilanci dell’anno. Le richieste si sono già moltiplicate anche da parte di negozi, locali e attività per poter aprire un secondo fronte di vendita nel percorso della città di Natale. Gli spazi in piazza Grande sono ormai agli sgoccioli e per questo si stanno studiando nuove soluzioni. Tra le ipotesi c’è anche la partecipazione di una rappresentanza di Eurochocolate, dopo l’accordo dei giorni scorsi. Natale è Natale dappertutto: ma qui lo è un po’ di più. E i volontari fioccano. A colpo di sì: o magari di «ia»