Guerriglia fra ultras in autostrada, "il mio quarto d’ora di terrore tra bombe e botte"

Un automobilista che si era fermato all’autogrill di Badia al Pino racconta cosa ha visto: "Sembravano organizzati per picchiarsi"

Badia al Pino (Arezzo), 9 gennaio 2023 - Lancio di bottiglie ed estintori, spranghe di ferro usate come mazze, ma anche vasi e fumogeni lanciati dall’area di servizio nella carreggiata nord e viceversa. Guerriglia nel pomeriggio di ieri lungo l’Autostrada del Sole all’altezza dell’area di servizio di Badia al Pino est, la stessa dove nel novembre del 2007 perse la vita Gabriele Sandri, ucciso dal proiettile sparato dall’agente di polizia Luigi Spaccarotella. Un’area di sosta dove i tifosi dei gruppi organizzati (e non solo) sono soliti fermarsi per ricordare Sandri in prossimità della stele che fu installata all’interno dell’area di servizio nel novembre del 2011.

“Sono arrivati poco dopo le 13,15 diversi pulmini, tutti da nove posti insieme a varie auto - racconta un testimone - si capiva che erano tifosi del Napoli in trasferta. La maggior parte di loro è rimasta nel parcheggio antistante l’Autogrill. Sembravano solo voler fare una pausa, una sosta prima di riprendere il viaggio”. E invece quella sosta si è tramutata in uno scontro vero e proprio non appena sono arrivati i pulmini (anche questi da nove posti) e auto dei tifosi della Roma. Secondo una prima ipotesi le due tifoserie si sarebbero date una sorta di appuntamento, ma in base al racconto di altri testimoni le cause sarebbero da ricercare altrove.

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“I tifosi si sono prima detti qualcosa all’interno dell’autogrill e poi si sono scontrati qui fuori”, ha raccontato uno dei responsabili del distributore ai microfoni di Sky. Quel che è certo che i supporter di Napoli e Roma - a volto coperto e utilizzando bottiglie, sassi, estintori e quanto era a portata di mano - si sono dati battaglia, lasciando sull’asfalto dell’area di servizio cocci di bottiglia, e tutti i segni di uno scontro che ha bloccato per oltre un’ora la A1. La Polizia Stradale intervenuta con un numero consistente di volanti ha infatti interdetto il tratto nei pressi di Badia al Pino. Circa 14 chilometri di coda per impedire ai veicoli in transito l’accesso a Badia al Pino Est, ma soprattutto anche per evitare che i tifosi che avevano invaso la corsia nord - da cui rispondevano al lancio di oggetti dei supporter all’interno dell’area di servizio - potessero essere investiti. Sui social sono presenti diversi video di chi viaggiando in corsia sud, direzione Roma ha filmato tutto.

“Per fortuna non sono entrati all’interno della struttura dove ci sono bar e ristorante e dove erano presenti anche alcune famiglie” racconta un altro testimone. Negli scontri un tifoso della Roma è rimasto ferito ed ha raggiunto autonomamente l’ospedale San Donato di Arezzo dove è stato curato per dei tagli alle gambe. Non sarebbe in gravi condizioni. Poco prima delle 14,50 le auto hanno potuto riprendere la marcia con i tifosi di Roma e Napoli che, tornati a bordo dei propri mezzi, hanno imboccato la A1 per raggiungere rispettivamente Milano (Milan-Roma) e Genova (Sampdoria-Napoli) scortati dalle forze dell’ordine. Le stesse forze dell’ordine che tramite i video delle telecamere nel tardo pomeriggio avevano già identificato i tifosi del Napoli ritenuti respons abili di aver attuato lo scontro.