Terze dosi: picco a metà gennaio, pronto il piano di emergenza

E arriva l’open day per i ragazzi. Oltre 100mila vaccinazioni a maturazione Il Palaffari confermato fino a marzo. Verso la riapertura di altre sedi

Vaccinazione

Vaccinazione

Arezzo, 16 novembre 2021 - La campagna di massa ingrana la terza: la terza dose, la nuova trincea della vaccinazione, il confine spostato più avanti per lasciarci l’emergenza alle spalle. Le difese immunitarie stanno calando, lo confermano tutti gli scienziati e lo dicono anche le cifre di questi giorni: l’aumento di contagi tra gli over 80 parla chiaro e in una settimana è stato superiore al 40%. Quindi? Gli strateghi della vaccinazione rompono gli indugi, così come hanno fatto nelle altre Asl della Toscana. La prima mossa è stata quella di prorogare il Centro Affari. L’ultimo vero hub rimasto, dopo la chiusura del Teatro Tenda, determinante nei mesi caldi della prima e della seconda dose. Si va verso un allungamento di esercizio almeno fino a marzo. E non solo sul filo dell’emergenza sanitaria, che per ora scade il 31 dicembre ma che presto sarà allungata proprio fino alla primavera. No, gli esperti della Asl hanno fatto un calcolo sul volume di vaccinazioni previste. La stima è che il picco dovrebbe arrivare intorno alla metà di gennaio. E poi restare sulla «cresta» fino a tutto febbraio. Una stima fatta sui numeri storici. Devono passare sei mesi dal richiamo al booster, la terza dose. E quindi basta prendere i dati di sei mesi fa ed è facile capire dove andremo a parare. Un esempio per tutti. Il 2 luglio, era un venerdì, nella nostra provincia erano state somministrate 175.560 prime dosi. E a quella data 91.618 richiami. La seconda cifra è di quanti a inizio gennaio saranno tutti «maturi» per la terza, molti dei quali certo già da tempo se non addirittura già trattati. La prima è di quanti matureranno complessivamente le condizioni entro la fine di gennaio, quindi rientrando nella zona del «picco». Da qui la decisione di correre ai ripari. Il tempo c’è: per ora la velocità di vaccinazione è al rallentatore, si procede a mille al giorno nei momenti migliori, di queste circa 700 sono terze dosi. E in effetti del piano di emergenza fa parte anche un prologo di campagna e di iniziative per alimentare la corsa. Un altro esempio? La settimana prossima dovrebbe essere fissato un open day riservato ai ragazzi. Per ora quelli dai 12 anni in su, quanto prima aprendo anche sotto, ma non è arrivato ancora l’ok delle autorità sanitarie. Sarà un open day in gran parte affidato ai pediatri, sono attese per i prossimi giorni le ultime risposte alla proposta della Asl. E i più grandicelli? Intanto la proroga che dicevamo del Centro Affari, che tra l’altro dovrebbe essere anche la sede inevitabile dell’open day. Poi si tratterà di ripristinare le sedi vaccinali che per ora erano state chiuse, a fronte della frenata avvenuta sulle seconde e soprattutto sulle prime dosi. Si tratta d quelle di Sansepolcro e di Bibbiena, che poi sono quelle che coprono due intere vallate, la Valtiberina e il Casentino. Sono invece rimaste aperte sia il centro vaccinale di Cortona che quello di Loro Ciuffenna, rispettivamente per la Valdichiana e per il Valdarno. La stima del picco di gennaio ripropone l’esigenza di una copertura a tappeto di tutta la provincia, senza costringere a spostamenti esagerati chi già non sembra correre verso l’ago. L’alternativa potrebbe essere quella di usare le sedi dei distretti ma prevale la riapertura dei centri che finora hanno garantito bene l’arrivo al grosso della popolazione. Una coda di campagna nella quale torneranno in giro i camper, già in azione su tutto il territorio, e manterranno un loro ruolo le farmacie,. che intanto sui tamponi legati alla scuola aspettano venga definito un accordo più chiaro a livello regionale. Tamponi, vaccini, medici di base, pediatri: la sanità riavvolge il nastro tornando ai capisaldi familiari fin dalla prima ora. Sperando che stavolta sia davvero l’ultima.