Terza notte di black out per decine di famiglie

La corrente è tornata quasi ovunque con i generatori ma tre frazioni di Badia Tedalda sono al freddo. Riaprono le scuole, riemerge Badia Prataglia

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di Claudio Roselli

"Siamo rimasti senza corrente per 35 ore di fila, abbiamo dormito stanotte in una stanza a 7 gradi temperatura: un incubo".

Piero Valentini è quasi stupito da Rofelle di riuscire almeno a parlare al telefono. "E’ rimasto a lungo muto, perfino i fissi sono saltati". Ha un bel ristorante nel paese e teme anche per le sue scorte. "E’ andata via la luce alle 3 di notte, da quel m omento è iniziata un’attesa scandita solo da risposte automatiche al disco dei reclami". E’ l’odissea nell’odissea della Valtiberina. Abituata alla neve ma con punte di disagi davvero esagerati rispetto alle precipitazioni.

Case ancora a ieri senza energia. "Hanno portato i generatori, abbiamo chiesto aiuto anche ai carabinieri" spiega Valentini. Il ripristino i intorno alle 14.20. Intorno la quiete dopo la tempesta (di neve) ma che non ha significato il ritorno alla normalità a Badia Tedalda e Sestino. La neve ha superato il metro di altezza in tre località del Sestinese ha lasciato senza energia diverse famiglie: a Valcava, Palazzi e a Villapiana. Intorno alle 16 di ieri la luce ha di nuovo raggiunto le utenze sprovviste, mentre più serio è il guasto sul versante fra Pieve e Badia Tedalda, che ha mandato in tilt la telefonia fissa e la copertura internet. Interventi difficili in zone impervie.

Migliore la viabilità: strade tutte sgombere, anche sui valichi e scuole che riapriranno stamani, garantisce il sindaco di Sestino Franco Dori. Passando a Badia Tedalda, anche qui diverse utenze in panne: con energia saltata a Ca’ Raffaello, Rofelle e San Patrignano. Ma studenti di nuovo a scuola.

E settanta persone sono entrate nella terza notte senza luce: nelle frazioni di Schiavola, Sant’Andrea e Santa Sofia, dettaglia quasi casa per casa il sindaco Alberto Santucci. Il resto è appeso ai gruppi elettrogeni. "Il grosso dei disagi è superato e Enel sta lavorando".

La Marecchiese è percorribile con catene o pneumatici da neve e il valico di Viamaggio è stato riaperto, in mezzo a giganti di neve lungo la carreggiata.

Tutto più tranquillo a fondovalle, dove la bufera si è interrotta quasi subito. La Montagna e Aboca le frazioni più imbiancate. I mezzi spargisale di Sansepolcro hanno battuto tutte le arterie. Chiusa per ore la Marecchiese e forze dell’ordine impegnate allo svincolo sud della E45 per il filtraggio dei mezzi pesanti: assieme a Carabinieri e Polizia, anche la Municipale. Attenzione al ghiaccio di notte, con il termometro tornato sotto zero.

E si torna alla normalità nelle frazioni di Poppi e Chiusi, le più colpite dall’ondata di maltempo in Casentino. La comunità di Badia Prataglia è rimasta isolata per una giornata, sotto la nevicata di domenica notte che ha reso difficile il raggiungimento delle case più distanti. I soccorsi hanno lavorato senza pause, insieme agli operatori Enel lunedì riusciti a ripristinare la corrente, e quindi riscaldamenti e telefoni. Stessa situazione a Chiusi e in Vallesanta, da oggi le scuole riaprono. "E’ impensabile che nel 2023 una nevicata prevista da giorni possa isolare completamente paesi interi lasciando le famiglie senza elettricità e riscaldamento per ore" commenta il sindaco di Chiusi Giampaolo Tellini. Appello all’Enel. "Intervenga in modo preventivo, le linee sono vecchie e attraversano le foreste, alla prima caduta di alberi si interrompono. Sono fiducioso che lo farà"